Cesar, Sda e Vdm passano al fondo internazionale. Le tre società portano in dote un fatturato da 800 milioni di euro. E adesso?

Di Irene Galimberti

Era solo questione di tempo. Gli aggiornamenti sul riassetto societario di Acqua&Sapone, ventilato già lo scorso luglio (leggi qui), sono finalmente arrivati.
Martedì 28 settembre, la Commissione europea – si legge sul portale ufficiale – “ha approvato, ai sensi del ‘Regolamento Ue sulle fusioni’, l’acquisizione del controllo esclusivo di Cesar di Barbarossa Enio e F.lli Srl (‘Cesar’), Gruppo Sda Srl Servizi Distribuzione Associati (‘Sda’) e Vdm Vaccaro Distribuzione Merci Srl (‘Vdm’), tutte realtà italiane, da parte della statunitense H.I.G. Capital Llc”. Tre dei drugstore soci di Acqua&Sapone Srl (consorzio di otto società indipendenti attive nel settore della vendita al dettaglio) passano dunque in mano a una delle principali società d’investimento internazionale. Fondata nel 1993, Hig Capital ha sede a Miami e uffici negli Stati uniti, in Europa (anche a Milano) e Sud America. Oggi conta 36 miliardi di euro di asset in gestione private equity, private debt e immobiliari.

La fusione proposta, esaminata con procedura semplificata per l’esame delle concentrazioni, “non solleverebbe problemi di concorrenza, poiché nessuna delle società svolge attività commerciali nello stesso mercato geografico”.
La notifica dell’operazione risale allo scorso 3 settembre e tutti i dettagli del caso (registrato con il codice M.10329) sono disponibili nel registro pubblico sul portale della concorrenza della Commissione Ue. Nel dettaglio, l’acquisizione avviene tramite Bubbles BidCo Spa e TopCo (veicoli di investimento costituiti rispettivamente in Italia e Lussemburgo) coinvolge anche le controllate di Vdm e Sda e prevede che Cesar reinvesta in TopCo acquisendo quote di minoranza. Il documento del 3 settembre che descrive la concentrazione, però, include anche la società Medias Srl, non ripresa invece nella pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 10 settembre e neppure nel recente documento di approvazione.

Già lo scorso luglio (leggi qui) era emerso da parte di Hig Europe – filiale europea del fondo d’investimento internazionale Hig Capital – l’interesse per la catena italiana di personal e home care. Fondata nel 1992 da Gottardo Spa – azienda specializzata nella vendita di prodotti per la persona, la casa profumeria e make up – con il nome ‘Cedas’. Nel tempo, il capitale dell’insegna è stato spartito in egual misura (12,5%) con altre sette società: Cesar, Sda, Leto, Lgm, Quamar, Reale Commerciale e Vdm. Il cambio insegna, da Cedas ad Acqua&sapone, è avvenuto nel 2009.
Più da vicino, i tre soci oggetto della concentrazione registrano un fatturato aggregato di 800 milioni di euro. La capofila quanto a performance, con 506,8 milioni di euro di ricavi nel 2020, è Cesar, guidata dalla famiglia Barbarossa. L’Ebitda è pari a 50 milioni e la liquidità netta a 56,8 milioni. Segue Sda, della famiglia Cecchini, con 282 milioni di euro di ricavi, un Ebitda di 12 milioni e liquidità netta per 9,1 milioni. Sono invece 85,3 milioni di euro i ricavi 2019 di Vdm, società controllata dalla famiglia Vaccaro e da Anna Cervellera, con 3,7 milioni di Ebitda e 500mila euro di liquidità.

Abbiamo contattato alcuni dipendenti della catena chiedendo opinioni sull’operazione: “Anche a noi è giunta la voce dell’acquisizione, ma aspettiamo comunicazioni ufficiali dalla sede. Non pensiamo ci saranno grossi cambiamenti e al momento siamo tranquilli”. Certo è che nuovi capitali a disposizione di una catena che negli ultimi anni ha registrato crescite costanti potrebbero fare la differenza. E anche modificare gli equilibri della distribuzione drugstore in Italia. Un canale in grande fermento, che di recente ha accolto un grande player europeo come Action. Ma soprattutto che vede aumentare continuamente il numero di punti vendita (oltre che la concorrenza). Ne vedremo delle belle.