Il retail danese di drugstore è nato nel 2013 a Silkeborg. È già presente in otto Paesi europei con oltre 850 store. Da questo mese ha aperto anche nel nostro Paese, nei centri commerciali RomaEst e Porta di Roma. Intervista esclusiva a Susanne Hounsgaard, deputy ceo.
Di Andrea Dusio
Susanne Hounsgaard, deputy ceo di Normal, si trova a Roma, insieme a tutto il management della catena danese, per inaugurare i due primi punti vendita italiani. L’abbiamo incontrata per l’opening dello store di RomaEst.
Com’è strutturato il vostro punto vendita?
Il nostro store, ampio 400 metri quadri, è davvero un grande parco giochi. Non abbiamo aree dedicate a prodotti specifici. Le nostre categorie sono distribuite in tutto il punto vendita. Alcune sono più massificate, altre si possono trovare in più luoghi.
È molto inusuale come shopping experience…
Si, vorremmo che per i nostri clienti sia come una caccia al tesoro. Molti prodotti che vendiamo sono per uso quotidiano. Per creare un’esperienza divertente e soprattutto diversa.
Avete diverse fasce prezzo?
Ogni cosa che vendiamo ha un prezzo fisso. Non facciamo vendite promozionali. Il che vuol dire che si può prendere un singolo pezzo, e non si devono fare scorte. Significa rendere il beauty e tutti gli altri prodotti accessibili a tutti. Ci piace l’idea di far trovare al consumatore un buon prodotto a un prezzo conveniente. Com’è organizzato il mix di prodotto?
C’è un po’ di tutto, ma il nostro business principale è indubbiamente l’Health & Beauty. Prodotti da bagno, shampo, gel doccia, make-up, saponi, deodoranti, ma anche referenze per lo styling (che costituiscono una parte molto qualificante dell’offerta ndr), o più divertenti, come le hair tinsel (strisce brillanti per capelli, ndr).
Com’è divisa l’offerta tra private label e brand?
Vendiamo quasi esclusivamente brand. Ma si possono trovare marchi che in Italia sono presenti solo nei nostri store. Per i consumatori italiani sono a tutti gli effetti in esclusiva. Abbiamo pochissimi prodotti di private label. I nostri buyer, responsabili di ciascuna categoria di prodotto, lavorano naturalmente con i marchi più noti, ma sono sempre alla ricerca di brand esotici, sorprendenti o dei nuovi trend. Per questo, è importante essere molto veloci, per rendere immediatamente il prodotto disponibile al consumatore con un prezzo accessibile. È veramente una caccia al tesoro anche per i buyer. Ogni volta che i nostri clienti tornano in negozio devono trovare qualcosa di divertente e sorprendente, che sia hot e trendy.
Avete una particolare attenzione alla sostenibilità?
La sostenibilità costituisce una parte importante di quanto facciamo. Cerchiamo sempre di offrire i nostri prodotti nel modo migliore possibile sotto questo punto di vista, senza compromettere la qualità. È molto importante che i consumatori apprezzino anzitutto la qualità e la funzionalità dei prodotti. Abbiamo molti prodotti biologici. Lavoriamo anche molto sul packaging per ridurre l’impatto ambientale ma, anche qui, senza mai andare a intaccare l’aspetto della qualità, che per noi è preminente. Alcuni pack sono studiati appositamente per avere un ciclo di vita molto lungo e non generare inutili sprechi.
Quante persone lavoreranno in questo store?
Questo dipende molto da quanto diventerà popolare. Al momento non posso fornire un numero preciso, per un semplice motivo: ogni volta che apriamo uno store in un nuovo Paese, portiamo colleghi che operano già negli altri mercati. Abbiamo qui danesi, norvegesi, svedesi, francesi che stanno aiutandoci per l’apertura, e rimarranno per l’avviamento.
Qual è il vostro target?
Chiunque. Consumatori molto giovani, ma anche un cliente più grande, La maggioranza sono donne. Ma noi vogliamo sempre più uomini, soprattutto in Italia, ove la popolazione maschile è molto curata. E i giovanissimi sono veri e propri ambasciatori del nostro concept.
Questo è il vostro primo punto vendita a Roma, ma aprirete anche a Porta di Roma. Sono previsti altri store in Italia?
Si, dopo l’apertura di Roma Est e di Porta di Roma (quest’ultima verrà inaugurata oggi, venerdì 14 marzo, ndr), nei prossimi mesi apriremo a Milano. Aspettiamo di vedere quale sarà la reazione dei consumatori. Chissà, magari ci saranno altre aperture.