Nonostante le difficoltà del periodo, il settore cosmetico è in crescita costante. E prevede di chiudere l’anno con un fatturato di 14,8 miliardi di euro. Questo il dato principale emerso nella decima edizione dell’evento dedicato ai fornitori di materie prime e servizi per l’industria beauty. Sostenibilità e resilienza i concetti chiave per affrontare il futuro.
Di Alice Giannetta
In un mondo che continua a cambiare, le aziende hanno un solo modo per poter restare sul mercato: rinnovarsi. Bisogna imparare a stare in equilibrio tra le difficoltà derivate dal passato e le esigenze imposte dal presente. Lo scenario è frutto degli strascichi derivanti dall’era Covid e dal conflitto in Ucraina, che hanno influito pesantemente sul settore cosmetico. Le iniziali pressioni sui costi delle materie prime relative al 2021 sono dipese da rincari che non hanno avuto precedenti nel dopoguerra, come spiegato da Filippo Manucci, vicepresidente Cosmetica Italia. L’impennata delle quotazioni ha colpito soprattutto i beni energetici e le produzioni agricole, e si è poi riflettuta sui costi finali dei prodotti. Nonostante questo, è giusto anche sottolineare come, in Italia, il cosmetico abbia registrato incrementi di prezzo inferiori alla media generale delle principali categorie di acquisto. Alla luce di questi dati, i risultati sono positivi per il settore: i valori preconsuntivi di fine anno, infatti, prevedono un fatturato più alto di 1,5 miliardi di euro rispetto al 2022 e di ben 2,7 miliardi rispetto ai livelli pre-crisi. Le stime, infatti, sono di 14,8 miliardi di euro per il 2023, e la proiezione per il 2024 è addirittura di 16 miliardi di euro. A questo aspetto, si affiancano le necessità richieste dal mercato attuale, in materia di sostenibilità. Le aziende, infatti, devono attenersi a normative sempre più stringenti, per il rispetto del pianeta di oggi e di domani. È questo il quadro generale della cosmetica, che ha fatto da sfondo a Making Cosmetics 2023.
Il 22 e 23 novembre 2023, infatti, Milano è diventata nuovamente la capitale della bellezza, ospitando la fiera dei fornitori di materie prime e servizi per l’industria beauty nel Centro Congressi Allianz MiCo.
L’evento, che ha brillato per il suo spirito innovativo e la sua resilienza, ha riunito oltre 160 espositori per celebrare un decennio di successi nel settore cosmetico. E un traguardo così importante non poteva non essere festeggiato con eventi speciali.
In primo luogo, l’asta di beneficenza ‘Make-up on Canvas’, che ha visto come protagonista Rafka, il giovane artista famoso per le sue opere create con pigmenti di colore. Questo evento non solo ha onorato la memoria di Florian Weighardt (dottore di ricerca in Scienze Genetiche, tra i primi sostenitori di Making Cosmetics sin dai suoi albori), ma ha anche raccolto fondi per la ricerca biomedica, dimostrando l’impegno del settore verso cause sociali ed educative. L’asta si è conclusa quando il giudice ha battuto il martelletto sull’offerta di Marco Locatelli, ceo di Pink Frogs, che si è accaparrato l’opera di Rafka, ‘Metamorphosis 2023’, per 5.250 euro.
Sottolineando il suo impegno per la sostenibilità, Making Cosmetics ha anche introdotto ‘GreenFocus’, un programma di incontri e conferenze dedicato all’ambientalismo nel settore della bellezza. In collaborazione con The Green Chemist Consultancy, l’evento ha trattato temi cruciali come la riduzione delle emissioni di carbonio, gli ingredienti sostenibili e la bellezza upcycling.
Nota di merito anche per il progetto ‘Foresta Making’ che, in collaborazione con Treedom, ha permesso il piantamento di nuovi alberi, al fine di migliorare la qualità dell’aria e la vita delle persone.
Il pubblico è stato coinvolto anche in dimostrazioni live di macchinari industriali innovativi e formulazioni scientifiche grazie all’ITech Lab e a Lab Focus.
Il Making Cosmetics si riconferma come un evento imprescindibile per chiunque sia coinvolto nel mondo della bellezza. Ma anche per tutti coloro che vogliano impegnarsi per un futuro più sostenibile e responsabile nel settore cosmetico. Un evento che, nonostante le sfide globali, ha dimostrato la forza e la resilienza di un’industria sempre in evoluzione.