Helsinki (Finlandia) – L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha reso noti i dettagli di una proposta di restrizione di circa 10.000 sostanze Pfas, sostanze perfluoro alchiliche spesso inserite nei prodotti per la cura della persona per aumentarne la durata e la resistenza. Nel dettaglio, le restrizioni suggerite in materia di skin care, cosmesi, hair care e profumeria, sono un divieto R01. E puntano all’uso di materiali alternativi già sul mercato con un periodo di transizione di 18 mesi.
La proposta è stata presentata il 13 gennaio all’Agenzia dalle autorità di Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia. Che hanno stimato che circa 4,4 milioni di tonnellate di Pfas potrebbero andare a finire nell’ambiente nei prossimi 30 anni. Quest’ultime, non degradandosi naturalmente, finirebbero per contaminare il terreno e le acque sotterranee, inquinando l’ambiente. Inoltre, alcuni studi hanno collegato proprio queste sostanze a diversi tipi di malattie come cancro del rene/testicoli, malattie della tiroide e immunotossicità nei bambini.
Ora l’Echa, tramite la collaborazione con i suoi comitati scientifici, dovrà valutare la proposta, che mira a ridurre le emissioni delle sostanze e a rendere i prodotti e i processi più sicuri, in termini di rischi che questi elementi possono causare a persone, ambiente e società. Una consultazione semestrale dovrebbe iniziare il 22 marzo 2023.