Milano è da sempre la capitale della creatività e del lifestyle, e la Milano Beauty Week ne è oggi una delle espressioni più significative. Non si tratta soltanto di un calendario di eventi, workshop e presentazioni: è un momento in cui l’intero comparto della cosmetica e della cura della persona dialoga con la città, con i professionisti e con i consumatori, per raccontare non solo prodotti ma anche valori. La bellezza, infatti, è industria e cultura. È business, ma anche linguaggio e identità.
Quest’anno, mentre le strade del capoluogo lombardo si riempiono di esperienze sensoriali e appuntamenti dedicati all’innovazione, è impossibile non rivolgere un pensiero a Giorgio Armani, maestro di stile e visionario, recentemente scomparso. Un nome che, pur appartenendo principalmente al mondo della moda, ha lasciato un’impronta profonda anche nell’universo beauty, grazie alle sue fragranze iconiche, alle collezioni di make-up sofisticate e a una visione estetica in cui ogni gesto, dal trucco alla cura della pelle, diventa espressione di eleganza e armonia.
Per Armani, la bellezza non era mai superficiale: era essenzialità, autenticità e capacità di durare nel tempo. Il suo approccio al make-up, ad esempio, mirava a valorizzare la persona senza stravolgerla, a creare un effetto naturale ma memorabile, coerente con la sua filosofia di eleganza discreta e senza tempo. La sua frase “L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare” risuona oggi con particolare forza per chi opera nel settore. In un mercato sempre più competitivo, non basta attirare l’attenzione per qualche istante: occorre costruire legami duraturi con il consumatore, attraverso qualità, innovazione e coerenza di valori.
La Milano Beauty Week dimostra chiaramente che il settore cosmetico non vive soltanto di trend stagionali o di nuovi lanci di prodotti, ma di una filiera coesa che rappresenta una vera eccellenza del Made in Italy. Secondo il 57esimo Rapporto Annuale curato dal Centro Studi di Cosmetica Italia, nel 2024 la produzione ha raggiunto i 16,5 miliardi di euro, con una crescita del 9,1% e un’incidenza sul Pil nazionale prossima al 2%. L’export rappresenta il 47,9% della produzione, segnando un incremento del 12% e un valore complessivo di quasi 8 miliardi di euro. La bilancia commerciale ha raggiunto un nuovo record di 4,7 miliardi di euro, mentre i consumi interni confermano la loro solidità con un +6,9%, sfiorando i 13,4 miliardi di euro. Eventi come la Milano Beauty Week assumono quindi un ruolo cruciale, non solo per la comunicazione al grande pubblico, ma anche per favorire il networking tra imprese, istituzioni e stakeholder.
Un comparto che sa innovare senza tradire la propria identità trova nella settimana milanese il palcoscenico ideale. Le iniziative legate alla sostenibilità, alla bellezza inclusiva e alla formazione dei giovani talenti sono segnali tangibili di un impegno che va oltre il prodotto e che investe la società. In questo senso, l’eredità di Armani ci invita a riflettere: la bellezza che resta non è quella che abbaglia per un istante, ma quella che diventa memoria condivisa, esperienza riconoscibile e patrimonio culturale.
Eleonora Davi