Søborg (Danimarca) – L’azienda danese biotech Cellugy ha ottenuto dall’Unione Europea un finanziamento del valore di 8,1 milioni di euro per eliminare le microplastiche impiegate nei prodotti per la cura personale. Ciò grazie a EcoFlexy, alternativa bio-based a cui è destinato il finanziamento – nell’ambito del programma europeo Life, per progetti che s’impegnano per la tutela ambientale e climatica – al fine di accelerarne la produzione e la commercializzazione, si legge su Pambianconews. Il progetto coinvolge anche partner come The Footprint Firm, specializzata in economia circolare e valutazione dell’impatto ambientale, e Sci2sci, start-up che si occupa di data management e ottimizzazione dei processi attraverso AI.

EcoFlexy è un materiale sviluppato all’interno del progetto Biocare4life e debutta con EcoFlexy Rheo, primo modificatore reologico ad alte prestazioni totalmente biodegradabile, privo di derivati fossili e dal prezzo competitivo. L’obiettivo di questo prodotto è sostituire i carbomer fossili, polimeri sintetici utilizzati per le proprietà addensanti, gelificanti e stabilizzanti, noti per essere inquinanti.

Grazie a Biocare4life, Cellugy prevede di evitare la dispersione di 259 tonnellate di microplastiche all’anno entro il termine del progetto, per arrivare poi a 1.289 tonnellate entro il 2034.