Roma – L’Italia ha aderito all’alleanza per la chimica in Europa. Il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sottoscritto il ‘non paper’ per il rilancio del settore in Ue insieme a Francia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Spagna, Ungheria e Paesi Bassi.
Il documento sottoscritto chiede alla Commissione Ue di elaborare un ‘Eu Critical Chemicals Act’ che, analogamente al ‘Critical Raw Material Act’, definisca una lista di molecole strategiche per i settori della chimica e le industrie collegate, riconoscendo anche la criticità di quelle con forti squilibri commerciali e dipendenza da paesi extra-Ue. Suggerisce inoltre misure di incentivazione, modernizzazione e decarbonizzazione degli impianti esistenti, oltre a interventi per il reshoring delle produzioni perdute. Inoltre, si sottolinea la necessità di elaborare alternative sostenibili e lo sviluppo di nuove piattaforme produttive.
“L’Europa non può fare a meno della chimica di base, che rappresenta il pilastro di ogni filiera industriale”, ha sottolineato il ministro Urso. “Oggi ci troviamo di fronte a un paradosso: produrre in Europa è spesso meno conveniente che importare prodotti chimici dall’estero. Questa tendenza va invertita. Dobbiamo rilanciare la competitività del nostro sistema industriale, accompagnando la transizione green con pragmatismo e determinazione”.