Roma – Prevenire i rischi di infiltrazioni criminali nel settore della grande distribuzione e garantire un contesto di legalità e sicurezza per favorire la libertà d’impresa e un sano sviluppo del mercato. È questo l’obiettivo del Protocollo Quadro di Legalità siglato lo scorso venerdì tra il Ministero dell’Interno e Crai Secom.
Sulla base dell’intesa, l’insegna e i suoi centri di distribuzione si impegnano ad adottare regole per la scelta responsabile dei fornitori, inserire specifiche clausole nei contratti di convenzionamento e prevedere la risoluzione dei vincoli contrattuali in caso di violazioni. Gli stessi centri vigileranno sul rispetto di tali clausole e adotteranno misure per garantire la trasparenza nei rapporti contrattuali, la regolarità contributiva e la tracciabilità dei flussi finanziari.
Il Viminale promuoverà l’adesione al protocollo da parte dei Centri per garantire il rispetto dei principi di legalità e di libertà d’impresa. Saranno inoltre promosse, in collaborazione con le Forze dell’ordine, iniziative per analizzare i fenomeni criminali che interessano la Gdo. Verrà realizzato anche un monitoraggio costante per verificare l’attuazione del protocollo – la cui durata è di tre anni – e valutare eventuali aggiornamenti per rafforzarne l’efficacia.
“Per noi di Crai la firma di questo Patto di Legalità è molto più di un semplice atto formale. È un impegno concreto che abbiamo voluto fortemente per creare una tutela per tutto il nostro mondo, a partire dai clienti e le oltre 20mila persone che ogni giorno, con passione e dedizione, animano la nostra grande famiglia”, ha commentato l’Ad Crai Giangiacomo Ibba. “Un passo importante, che ci rende orgogliosi di essere il primo gruppo della Gdo a compierlo, perché la trasparenza e la correttezza sono valori che ci guidano da sempre”.
In foto: Carmen Perrotta, capo dipartimento per l’amministrazione generale, per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, e Giangiacomo Ibba, Ad Crai