Missouri (Usa) – Johnson & Johnson avrebbe accettato di versare 700 milioni di dollari per risolvere l’indagine, portata avanti da oltre 40 Stati degli Stati Uniti, che accusa l’azienda di aver venduto prodotti a base di talco potenzialmente cancerogeni (perché contaminati da amianto). Come riporta il Sole 24 Ore avrebbe firmato un accordo con gli uffici dei procuratori generali della maggior parte degli Stati e per la società “è un passo importante per cercare di lasciarsi la vicenda alle spalle”, commenta Joseph Wolk, direttore finanziario di J&J.
Il versamento di questa somma farebbe risparmiare alla multinazionale i capitali che avrebbe dovuto riconoscere in caso di sconfitta in tribunale.
J&J non ha mai ammesso illeciti, ma nel 2020 ha interrotto le vendite di talco negli Stati Uniti e nel 2022 ha annunciato l’interruzione della distribuzione in tutto il mondo, offrendo un borotalco interamente a base di amido di mais.
Intanto a inizio anno il tribunale del New Jersey ha consentito agli azionisti di J&J, attivi dal 2013 al 2018, di portare avanti come class action la loro causa contro l’azienda, accusata di aver nascosto in modo fraudolento che i suoi prodotti a base di talco fossero contaminati da amianto cancerogeno (leggi qui).