Roma – Qualità e prezzo: sono queste le due direttrici che seguono i consumatori quando devono scegliere cosa comprare. È la fotografia scattata dalla ricerca di Havas presentata in occasione del convegno del 15 novembre ‘Industria 5.0: il futuro è qui. Consapevolezza e sviluppo sostenibile’, organizzato da Confindustria. In particolare, il 92% degli intervistati considera la qualità come principale fattore di acquisto, e l’89% il costo.
L’80% dei consumatori, poi, ritiene che la sostenibilità ambientale e sociale sia rilevante per determinare quali prodotti acquistare. In particolare, come riporta il Sole 24 Ore, le donne e le persone tra i 55 e i 64 anni si dimostrano sensibili a queste tematiche. Più nello specifico, il 28% delle persone intervistate si dichiara molto attento alla sostenibilità, e il 52% abbastanza attento. Il 57% degli italiani, infine, si dice disposto a optare per prodotti sostenibili purché non vi sia un impatto sul portafogli. C’è anche una larga fetta di popolazione, però, (il 60%) che non conosce l’acronimo ‘Esg’ (Environmental, social and governance).
Per quanto riguarda le imprese, è opinione diffusa che la sostenibilità giochi un ruolo crescente per differenziarsi sul mercato. Da questo punto di vista, l’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale. Soltanto il 25% delle Pmi, però, dispone di una figura specifica dedicata alla sostenibilità.