Bruxelles – Il 15 ottobre scorso la Commissione europea ha diffuso la direttiva che vieta l’uso di microplastiche aggiunte intenzionalmente in una serie di prodotti, tra cui anche cosmetici, detergenti e detersivi perché contengono sostanze chimiche dannose per l’ambiente (leggi qui). Questa nuova regolamentazione ha destato non pochi dubbi e preoccupazioni tra le aziende del settore. Cosmetics Europe – The personal care association, l’associazione europea dell’industria cosmetica a cui aderisce anche Cosmetica Italia – ha chiesto dunque delucidazioni sul tema alla Commissione Europea che ha precisato quanto segue:

“ai prodotti cosmetici contenenti micro particelle di polimeri sintetici (a eccezione delle micro sfere, bandite da subito) compresi, quindi, i glitter, sono concessi periodi transitori e possono essere venduti fino a:

16 ottobre 2027 per i cosmetici a risciacquo

16 ottobre 2029 per i cosmetici leave on

16 ottobre 2035 per i prodotti da trucco, i cosmetici per le labbra e per le unghie come smalti e affini. Con una precisazione: dal 17 ottobre 2031 al 16 ottobre 2035 i prodotti da trucco, per continuare a essere venduti, dovranno recare un’etichetta che indichi che contengono micro plastiche”.

In sostanza, a oggi è vietata la vendita di prodotti che contengono micro sfere che si staccano durante il normale utilizzo finale e di glitter di plastica sfusi. I prodotti già presenti sugli scaffali o nelle scorte dei fornitori non necessitano di essere ritirati, ma possono continuare a essere venduti fino a esaurimento scorte.