Missouri (Usa) – 8,9 miliardi di dollari per chiudere le decine di migliaia di cause in corso. E’ la proposta di Johnson & Johnson per risolvere la decennale battaglia legale in cui la multinazionale è accusata di aver venduto prodotti a base di talco potenzialmente cancerogeni (perché contaminati da amianto).

Sebbene la società non abbia mai ammesso illeciti, nel 2020 ha interrotto le vendite del prodotto per bambini negli Stati Uniti. E nel 2022 ha annunciato l’interruzione di questa distribuzione in tutto il mondo, per passare “a un portafoglio di borotalco interamente a base di amido di mais”.

Gli avvocati dei ricorrenti – sono coinvolti circa 70mila consumatori – hanno definito la dichiarazione di J&J una “vittoria significativa”. I risarcimenti dovrebbero essere pagati da Johnson & Johnson nel corso dei prossimi 25 anni. L’obiettivo dell’accordo, che deve ancora essere approvato da un tribunale, è chiudere tutte le cause legali aperte contro l’azienda americana.

Ma prima ancora, il tribunale dovrebbe accettare la nuova dichiarazione di fallimento da parte di LTL Management, la controllata creata nel 2021 da Johnson & Johnson per proteggersi dal contenzioso sul talco, che ha intanto presentato una nuova istanza. Inoltre, la società deve convincere un numero sufficiente di ricorrenti a sostenere il piano di liquidazione. Non è detto che tutti siano d’accordo con le cifre proposte a titolo di risarcimento.