Milano – Entro il 2024, il segmento dei prodotti dedicati alla skincare rappresenterà un terzo dell’industria globale della bellezza. Lo rivela l’indagine ‘State of beauty’ condotta dalla società di consulenza McKinsey&Company per Milano Finanza Fashion.

Malgrado il quadro geopolitico poco favorevole, l’industria cosmetica, spiega l’analisi, raggiungerà i livelli pre-pandemia già nel 2022. Con un fatturato complessivo stimato a 538 miliardi di dollari (540 miliardi di euro). “La volatilità dei prezzi delle materie prime, le interruzioni nelle catene di fornitura e l’inflazione galoppante potrebbero portare a rivedere alcune stime al ribasso. I prodotti beauty, in quanto beni discrezionali, potrebbero essere considerati più a rischio rispetto ai beni essenziali”, spiega Gemma D’Auria, senior partner di McKinsey&Company,

Per quanto riguarda i canali più performanti, invece, il digitale registra trend in costante crescita. Secondo la ricerca, le vendite online potrebbero consolidarsi sopra il 20% del comparto beauty entro quest’anno. E nel 2024, l’e-commerce potrebbe persino diventare il canale principale per le vendite di cosmetici. Tra i Paesi più propensi all’utilizzo del web spicca la Cina, dove “ci aspettiamo che oltre la metà delle vendite totali del settore avverrà online già entro il 2023”, prosegue D’Auria.