Londra (Uk) – Il Cda di Morrisons, quarta maggiore insegna retail inglese con 500 negozi e un organico di 110mila dipendenti, ha accettato l’offerta di acquisizione dal valore di 6,3 miliardi di sterline (circa 7,3 miliardi di euro) presentata da una cordata di aziende statunitensi. A guidarle, la società Fortress Investment Group – di proprietà del gruppo giapponese Softbank – insieme a Canada Pension Plan Investment Board e Koch Real Estate Investments Llc. Prima di loro, si era fatto avanti un altro potenziale compratore statunitense: il fondo di private equity Clayton, Dubilier & Rice (CD&R), con un’offerta di 5,5 miliardi di sterline che però è stata rifiutata.
Più recente, invece, la manifestazione d’interesse di un terzo player a stelle e strisce, il fondo Apollo, che in passato aveva già cercato di acquisire un’altra insegna inglese, Asda, e che ora sembrerebbe intenzionato a presentare una sua offerta. Manifestazioni d’interesse che hanno avuto un effetto immediato sul titolo di Morrisons in Borsa, volato a +11%, a 267 penny per azione questo lunedì. Benché l’offerta della cordata Usa sia stata accettata dal Cda di Morrisons, la palla è ora nelle mani degli azionisti. Anche perché secondo la legislazione inglese, CD&R ha tempo fino al 17 luglio per rilanciare la sua offerta. Nel frattempo, come riporta la Bbc, c’è chi mormora che tra gli interessati potrebbe esserci anche Amazon, già partner commerciale di Morrisons. La partita per aggiudicarsi una delle ‘perle’ del retail d’Oltremanica, insomma, è ancora aperta.