Roma – Il progetto di riconversione degli stabilimenti Unilever in Italia, discusso durante un tavolo con il ministero del Lavoro (leggi qui), non convince le rappresentanze sindacali. Che hanno indetto uno sciopero per venerdì 11 giugno, durante il quale i lavoratori incroceranno le braccia per un’ora a fine turno. Motivo della contestazione sarebbe il ‘Contratto d’espansione’, che consentirebbe alla multinazionale una pluralità di azioni. Tra queste, oltre all’assunzione di risorse qualificate, anche l’uscita di personale a 60 mesi dalla pensione di vecchiaia o di anzianità, con un percorso di esodo incentivato. L’utilizzo della Cigs fino a 18 mesi, con una riduzione media oraria del 30% per i lavoratori privi dei requisiti per lo ‘scivolo’. La formazione di dipendenti che necessitano di aggiornamenti, in primis sul fronte tecnologico.
In particolare, le rappresentanze sindacali contestano all’azienda l’avvio della procedura per il contratto di espansione senza aver dato risposte alle domande dei lavoratori. Si chiedono, infatti, più dettagli sul futuro piano industriale. Si sollecitano informazioni sulla durata della cassa integrazione e sulla formazione. Si criticano le integrazioni salariali e i pensionamenti “decisi senza nessuna forma di riconoscimento”. Da quanto si apprende, i 141 dipendenti attuali diventeranno 70 entro il 2024.