Bologna – Cosmoprof, la manifestazione di riferimento per l’industria cosmetica mondiale prevista dal 10 al 14 marzo, è stata rinviata dal 28 aprile al 2 maggio. “Al fine di agevolare il più possibile la partecipazione in presenza degli operatori internazionali”, si legge nel comunicato stampa. Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, spiega: “L’edizione 2022 di Cosmoprof Worldwide Bologna deve essere un’effettiva occasione di sostegno all’industria cosmetica. E’ il nostro dovere nei confronti delle già oltre 2.700 aziende espositrici confermate ad oggi, delle istituzioni e delle associazioni di settore, che continuano a farci sentire il loro supporto, dei compratori e distributori che seguono le nostre iniziative per sviluppare il proprio business”.
La decisione di posticipare la manifestazione in presenza, prosegue Calzolari, “seppur sofferta, è il frutto di un dialogo continuo e responsabile con i nostri player, per agevolare la presenza degli operatori internazionali. Che potranno organizzare la visita all’evento con maggior agio e vivere con maggiore serenità il loro ritorno a Cosmoprof”. Circa il 75% degli espositori, infatti, proviene dall’estero. L’aggravarsi della situazione pandemica ha portato quindi gli organizzatori a posticipare l’evento.
Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia, commenta: “Flessibilità produttiva, investimenti in ricerca, visione a medio-lungo termine, tempestiva risposta alle mutate attitudini d’acquisto, nuove modalità di approvvigionamento sono solo alcune delle iniziative messe in atto dalle nostre imprese per far fronte ai condizionamenti globali imposti dalla pandemia. Anche per queste ragioni, l’intero comparto cosmetico nazionale si farà trovare pronto, al fianco dello storico partner BolognaFiere, per rendere ancora più memorabile il pieno ritorno in presenza alla prima manifestazione al mondo del settore beauty”.
Che ne sarà ora della Milano Beauty Week, prevista nel capoluogo lombardo proprio nei giorni successivi alle date iniziali della manifestazione?
Un brutto segnale arriva dal rinvio, a data da definirsi, della presentazione dell’evento, inizialmente prevista il 26 gennaio.