Ho iniziato a leggere un libro. Non so quando, e se, riuscirò a finirlo (vita da mamma). Ma devo ammettere che mi sta prendendo.

Si intitola ‘Leggerezza’. E non parla di superficialità o disinteresse. No, no. Leggerezza inteso come capacità di scegliere, nelle nostre vite, cosa è essenziale e autentico, capace di regalarci serenità e felicità. Lasciando invece andare tutto ciò che ci affatica inutilmente. Un po’ come una versione moderna dell’imperturbabilità stoica. Ho sentito un richiamo irresistibile. Io, che non so mai dire ‘no’; che mi riempio di impegni e poi mi sento in apnea; io, che mi faccio condizionare da tutto ciò che mi circonda.

Ma in effetti si tratta di tematiche che, diciamocelo, sono estremamente attuali. In un mondo dove si fa a gara per chi è più oberato, tutto è concitato, urgente, improrogabile. Sembra impossibile ritagliarsi un attimo di pace. Fermarsi è un lusso. Invece, recita il libro, “di leggerezza abbiamo bisogno come dell’aria”. Ed è vero.

Non so dire se tra le pagine ancora da leggere si trova la panacea per tutti i mali, la rivelazione che tutti cerchiamo, ma certo è che già la prima parte mi è servita per aprire gli occhi. E, durante le vacanze di Natale appena concluse, sono riuscita a ‘rallentare’. Ho provato a non pensare “Cosa devo fare?!”, ma semplicemente “Cosa mi piacerebbe fare?!”. E’ stato bello e liberatorio. Ma soprattutto ho provato a ritagliarmi un po’ di tempo in più, per il mio benessere, e mi sono resa conto di quanto i prodotti per la cura della persona, ma anche quelli per la cura della casa, siano perfetti alleati per farci stare meglio. Il relax di un bagno caldo e profumato, la piacevolezza di applicarsi creme, profumi e make up che ci fanno sentire bene con noi stessi. Oppure la soddisfazione di una casa pulita grazie a prodotti e accessori che ci facilitano i compiti più faticosi.

Insomma, il mio vuole essere, al principio di un anno che non potrebbe essere più incerto di questo (tra pandemia e problematiche varie di logistica, carenza materie prime e aumenti) un ringraziamento a tutti i produttori che, con il loro lavoro, semplificano e alleggeriscono la vita di tutti, perché siamo tutti consumatori. E ringrazio anche la distribuzione, che in questi anni di emergenza è stata sempre a disposizione della comunità.
Per questo nuovo anno, a tutti voi auguro, così come a me stessa, tanta leggerezza.

Irene Galimberti