Milano – Diverse aziende produttrici di profilattici hanno visto una contrazione dei fatturati a partire dal 2020. La pandemia ha, infatti, ridotto i rapporti sociali e interpersonali portando a un uso meno massivo dei dispositivi di prevenzione sessuale. Nonostante buona parte della popolazione mondiale sia stata costretta in casa con il partner, l’uso di condom è diminuito. Dati confermati anche da Laxman Narasimhan, Ad di Reckitt Benckister, azienda a cui fa capo il marchio Durex. Un caso concreto è quello di Karex Berhad, azienda malese che da sola realizza 5,5 miliardi di preservativi (20% delle vendite globali), e negli ultimi due anni ha registrato un calo delle vendite del 40%, producendo solo 3 miliardi di pezzi ed è stata costretta a convertire alcune linee alla produzione di guanti di lattice. I motivi di tale diminuzione sono da ritrovare anche nel ridimensionamento, dovuto alla pandemia, dei programmi statali di contenimento demografico: solo la Cina distribuisce ogni anno un miliardo di preservativi; la città di New York circa 30 milioni; la Aids Healthcare Foundation quasi 600 milioni in 37 Paesi del mondo.