Milano – I rincari a doppia cifra dell’energia e delle materie prime stanno causando un braccio di ferro tra i produttori di beni di largo consumo confezionato e le catene della distribuzione moderna. Soprattutto in questo momento, nella fase cioè di rinegoziazione dei listini 2022. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, sabato scorso il Consiglio direttivo di Centromarca (l’associazione che rappresenta oltre 200 aziende in Italia che producono quasi due terzi dei beni Lcc di marca) ha indetto una riunione straordinaria sul tema. I rincari a doppia cifra di tutte le materie prime, insieme alla difficoltà nella reperibilità delle stesse, hanno portato i produttori in una situazione di significativa difficoltà. Francesco Mutti, presidente di Centromarca, chiede quindi l’impegno di tutti gli stakeholder, incluso il Governo, al fine di garantire il corretto rapporto qualità-prezzo dei beni di largo consumo. Con la probabilità che una parte dei rincari arriverà presto nel carrello della spesa, Centromarca spiega come “la moderna distribuzione dovrebbe porre la massima attenzione agli effetti negativi che questa straordinaria anomalia dei mercati internazionali genera su un sistema produttivo strategico per il Paese”. E considerando la distribuzione poco propensa a condividere i rincari, Mutti chiede quindi al Governo “una presa d’atto di questa situazione emergenziale e interventi mirati per ammortizzare e cercare di neutralizzare con l’aiuto della mano pubblica questi aumenti, con la riduzione delle accise e altri interventi mirati ad assorbire i rincari. […] Una crisi dell’industria italiana dei beni di largo consumo avrebbe pesanti ripercussioni sull’indotto a monte e a valle, con ricadute occupazionali negative in un contesto già di per sé critico”.
Rincaro prezzi: braccio di ferro tra aziende e Gd/Do. Centromarca si appella al Governo
Irene Galimberti2021-12-03T13:39:21+01:0030 Novembre 2021|Attualità, Home Care, Mercato, Personal care, Tech|