Roma – In 10 anni, ossia dal 2012, la filiera industriale delle plastiche compostabili ha registrato volumi produttivi in crescita del 182% (oggi 110.700 tonnellate). Con 280 aziende attive sul territorio nazionale (+94%) e 2.800 addetti (+117%). Che generano un fatturato di 815 milioni di euro (dato 2020), in crescita a tripla cifra (+122%) rispetto ai 367 milioni del 2012. Numeri eccezionali, che sottolineano la vitalità di un comparto per cui l’Italia, su scala europea e non solo, è l’hub tecnologico indiscusso.
Come sottolinea il presidente uscente, Marco Versari (foto), nel corso del suo intervento durante l’Assemblea di questa mattina: “Sono passati da 10 anni da quando è nata Assobioplastiche, grazie allo spirito visionario di otto imprese. Allora nessuno credeva che si potesse costruire la rappresentanza di una filiera ancora poco compresa. Oggi, fanno parte del sistema più di 50 aziende rappresentative di tutta la catena del valore. E abbiamo raggiunto traguardi impensabili, ma c’è ancora tanto da fare”. Tra i segmenti che nell’ultimo anno hanno registrato il maggior tasso di crescita nell’applicazione delle bioplastiche: le stoviglie monouso (+116%) e i film per l’alimentare (+20%).