Strasburgo (Francia) – Il 12,7% dei cosmetici venduti all’interno dell’Europa non è conforme ai requisiti legislativi sulle etichette per dichiarazioni false, errate o mancanti in etichetta. Il 7,7% non è conforme per quanto riguarda la presenza di fragranze allergeniche (non indicate o riportate in dosi minori) e il 3,1% dei prodotti commercializzati come ‘senza profumo’ contiene in realtà fragranze. In particolare, queste problematiche vengono riscontrate con linalolo, l’alcool benzilico e il limonene. La classe meno conforme alle regole è quella dei profumi, con il 41% dei campioni testati contenenti composti allergenici. E’ quanto emerge dallo studio condotto dall’European network of official cosmetics control laboratories (Occls) e coordinato dall’European directorate for the quality of medicines & healthcare (Edqm), organo del Consiglio d’Europa. I test sono stati svolti tra il 2018 e il 2020 su 932 cosmetici (prodotti per pelle, capelli, labbra, deodoranti e profumi), di cui l’85% febbricato in Europa. Proprio per il loro alto potenziale allergenico, i profumi e le sostanze aromatiche sono sottoposti a una specifica legislatura che ne regolamenta la descrizione in etichetta: l’allegato III del Regolamento (Ce) 1223/2009 prevede l’obbligo di indicazione in etichetta degli allergeni (26 sostanze) quando presenti a una concentrazione superiore allo 0,01% in prodotti a risciacquo e a una concentrazione superiore allo 0,001% in prodotti leave-on. Altri problemi sono poi legati ai conservanti non conformi, all’alto contenuto di cadmio o alla presenza di composti di oli minerali (nei prodotti per la cura delle labbra).