Quale 2021 per le fiere nazionali e internazionali? All’alba del nuovo anno in molti si interrogano su cosa, come, quando e dove prenotare uno stand. La pandemia ha stravolto tutto. Eravamo abituati bene. Nel settore beauty, come ho scritto nell’editoriale del mese scorso, c’erano dei momenti strategici durante l’anno. Si cominciava a gennaio, con Marca/Bologna (fiera delle Private label ma non solo). Si proseguiva con Biofach e Vivaness di Norimberga, a febbario, per l’organic. Per poi arrivare a marzo, mese del Cosmoprof/Bologna. Scavallata l’estate c’era il Sana/Bologna. E poi, durante l’anno, tutti gli altri appuntamenti di Cosmoprof nel mondo, oltre ad altre fiere e manifestazioni internazionali.
Il meccanismo era semplice: si prenotava lo stand subito dopo la fiera, si pagava un anticipo, si saldava tutto prima della fiera o subito dopo. Oggi tutto questo viene rimesso in discussione. Sulla scorta di quello che è successo quest’anno. Da febbraio 2020 in avanti tutte le fiere nazionali e internazionali sono state annullate. Si procedeva a singhiozzo, in maniera altalenante. Rimandata a maggio, poi in giugno, poi ancora in settembre.
Recente è l’intervista a Domenico Lunghi, pubblicata sul numero 4 di b2B beauty2Busines. A metà ottobre, il direttore business unit private label di Marca spiegava che l’evento di Bologna si sarebbe svolto regolarmente. Il 9 novembre anticipavamo che la fiera sarebbe slittata e il 13 novembre è arrivata la conferma: 24 e 25 marzo le nuove date.
Per questo qualsiasi previsione, per quanto riguarda gli eventi fieristici, appare difficile. Buttando il cuore oltre l’ostacolo e incrociando le dita, penso, credo, spero che si cominci a respirare proprio da marzo in avanti. A iniziare proprio da Marca, una fiera snella, realizzata in collaborazione con le catene della Distribuzione moderna. Due giorni di business allo stato puro con pochi incontri, molte pubbliche relazioni e anche qualche trattativa. In questo caso i buyer dovrebbero uscire dalle gabbie dello smart working. Li potremo finalmente vedere in faccia. Si potranno scambiare saluti e opinioni senza l’incubo di Zoom, Meet, Teams o altro ancora. Almeno così speriamo.
Le date di Cosmoprof Bologna, rimaste a lungo stabili (18 al 22 marzo 2021), sono state cambiate con una comunicazione ufficiale inviata il 9 dicembre. L’appuntamento di riferimento per il mondo della bellezza è programmato, insieme a Cosmopack, dal 27 al 31 maggio 2021. Sarà interessante capire come verranno gestiti gli accessi, visto che abbiamo tutti ben presente la calca di gente che ha sempre affollato i padiglioni della manifestazione, e soprattutto quale sarà l’afflusso dei buyer, in particolare quelli internazionali.
Si attendono poi aggiornamenti riguardanti l’unione fra Bologna e Rimini. Sponsorizzata da Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, la diligence, che porterà a un unico soggetto, procede spedita. Un accordo di massima è già stato raggiunto. E dovrebbe prevedere un 51% a Rimini e il resto a Bologna. Fonti solitamente bene informate parlano poi di poltrone già assegnate. Il presidente dovrebbe diventare Gianpiero Calzolari, amministratore delegato Antonio Bruzzone, direttore generale Corrado Peraboni. Per Lorenzo Cagnoni appare probabile una presidenza onoraria. Nella newco dovrebbe entrare Cassa depositi e prestiti con un esborso di 400 milioni di euro.
Al di là delle mosse economiche tra enti fieristici italiani (Parma si alleerà con Milano? Con Verona?), un dato è certo: scordiamoci le fiere con gli affollamenti del passato. Introdurre delle precauzioni, il contingentamento degli ingressi e una serie di rigide disposizioni sanitarie appare l’unico modo per tutelare espositori e visitatori. E per far sì che ritornino i buyer italiani e stranieri.
Non si può rischiare una pandemia 2, la vendetta.
Angelo Frigerio