L’insegna ha inaugurato un superstore all’interno del Walther Park, in Alto Adige. Non è la prima volta in un centro commerciale. Ma è sempre una nuova sfida.

Di Luigi Rubinelli

 

Esselunga ha aperto un nuovo superstore a Bolzano, territorio di AspiagDespar. A Bolzano Aspiag conta 12 punti di vendita e il territorio ha anche altre attività come Poli e qualche discount, MPreis e Coop. Il superstore è ospitato, con il Bar Atlantic (che deve vedersela con uno Starbucks), nel nuovo centro commerciale Walther Park, un lifestyle center di ultima generazione, fra la stazione ferroviaria e il centro storico. Esselunga è già presente in altri centri commerciali come Merlata Bloom a Milano (area ex Expo), Stezzano (Bergamo) e Lucca San Concordio. È però sempre una nuova sfida perché cambia il contenitore e gli ospiti con cui Esselunga deve lavorare. Abbiamo chiesto a Gabriele Villa, direttore generale di Esselunga, come mai l’azienda ha optato per questa scelta.

Perché la scelta di aprire all’interno di un centro commerciale come il Walther Park di Bolzano?

La scelta è stata obbligata: non c’erano altri spazi. Il progetto Walther Park, però, è molto bello e sofisticato ed è per questo motivo che ci siamo ‘tuffati’ in questa avventura. Quella di Walther Park era una zona completamente da ristrutturare, rivalutare e valorizzare. E a noi piacciono questi progetti di valorizzazione del territorio. Siamo dunque contenti di essere arrivati fino a qua.

 

Nella cartellonistica avete dovuto affrontare anche la lingua tedesca. Vi ha fatti ‘diventare matti’ l’adattamento delle comunicazioni?

No, non siamo diventati matti. Anzi, è stata una bella esperienza. Quando si entra in una provincia come quella di Bolzano è necessario adattarsi alle esigenze del cliente, che in questo caso erano legate all’accessibilità linguistica del nostro assortimento. Non è stato un grande sforzo: oggi esistono sistemi di traduzione quasi simultanea, che ci hanno consentito di superare una serie di problemi, che, forse, dieci anni fa, sarebbero stati più grandi di quelli che abbiamo dovuto affrontare oggi.

 

Il layout di questo superstore è diverso dai soliti. Quali scelte avete operato?

Abbiamo, ovviamente, dovuto adattarci al layout esistente. Nelle prime fasi, quindi, abbiamo compiuto un grande sforzo per integrare la nostra proposta classica, che prevede frutta e verdura, salumi e latticini, gastronomia, pesce e carne. Ma ritengo che ci siamo riusciti con successo. Abbiamo, ad esempio, creato aree in cui abbiamo concentrato pane, gastronomia e vini. L’esperienza del percorso, però, è abbastanza classica rispetto alla normale percorribilità dei clienti Esselunga.