Parigi (Francia) – L’ultimo Prosumer Report di Havas, ‘The Beauty Issue’, basato su un’indagine su 14.500 persone in 30 Paesi, mostra che il desiderio verso i prodotti beauty di fascia alta è ai massimi storici, anche in un contesto economico difficile. Non riguarda solo i consumatori del lusso, l’intero mercato beauty continua a crescere, interessando tutti i segmenti di prodotto.
Per molti la bellezza diventa un vero e proprio strumento di benessere mentale. In Italia, il 75% degli intervistati afferma che prendersi cura di sé con prodotti beauty li aiuta a sentirsi meglio emotivamente. Parallelamente, aumenta l’attenzione a uno stile di vita sano: il 52% dei consumatori preferisce investire in esperienze di benessere, come sport, sonno di qualità o alimentazione equilibrata, piuttosto che in complesse routine di cura estetica.
La bellezza assume anche un valore sociale: per il 45% degli italiani è accettabile ricorrere alla chirurgia estetica per superare insicurezze personali, mentre il 69% ritiene che sia più facile essere belli se si è ricchi. Per i brand, questo significa trovare un equilibrio tra accessibilità dei prodotti e valore aspirazionale.
Emergono però alcune contraddizioni. La bellezza deve essere inclusiva ma molti faticano ad accettarsi, l’invecchiamento naturale è considerato coraggioso ma si desidera comunque restare giovani, e la cura estetica maschile rimane poco diffusa in Italia. La Gen Z, infine, richiede autenticità: il 47% dei giovani italiani ritiene poco sinceri i messaggi “Sei bello così come sei”.
In sintesi, il report di Havas dipinge un panorama complesso e sfaccettato della bellezza moderna, dove salute, benessere, status sociale e autenticità si intrecciano.