L’insegna ha inaugurato il 26 luglio il suo primo punto vendita a Pontault-Combault, poco distante da Parigi. Un format basato su prezzi molto aggressivi, layout che invoglia all’acquisto d’impulso e comunicazione social.

di Federico Robbe

No, non è un refuso: il brand è proprio Booom (con tre o) e il logo si fa notare subito per la sua freschezza e immediatezza. Con due occhi vispi e una bomba a simboleggiare gli sconti esplosivi. Siamo in Francia, nella cittadina di Pontault-Combault, poco distante da Parigi. La nuova insegna discount sta facendo molto parlare di sé Oltralpe. E ha scelto questo paese di 35mila abitanti per il suo primo negozio, inaugurato il 26 luglio.

Quali sono i suoi punti di forza? Un posizionamento basato su prezzi ultracompetitivi, un assortimento ampio ma non eccessivo (circa 1.000 referenze) principalmente nel non food, e un lancio virale su TikTok.

L’insegna vuole infatti imporsi come punto di riferimento locale di uno shopping ‘smart’, proprio grazie ai prezzi aggressivi e al visual merchandising ottimizzato per diventare virale sui social. Per l’apertura, l’insegna ha puntato su una comunicazione locale, coinvolgendo micro-influencer e creator della zona che hanno potuto scoprire il negozio in anteprima, facendo crescere l’attesa tramite contenuti ad alto tasso di engagement. E non poteva mancare una promozione speciale il giorno dell’inaugurazione: un profumo gratuito per i primi 100 clienti. Ma perché puntare su un comune medio-piccolo e non sulla metropoli parigina? La scelta di una cittadina come Pontault-Combault, probabilmente, riflette la volontà di radicarsi in zone ad alto potenziale commerciale, ma ancora poco esplorate dai format discount più moderni e ‘aggressivi’.

Il discount propone diversi prodotti nelle categorie: home e personal care, abbigliamento, elettrodomestici, utensili da cucina, decorazioni per la casa, alimentari non freschi. Ed è un po’ un mix tra Action e Normal, come sottolinea Olivier Dauvers, esperto di retail francese: “È un ibrido, un matrimonio, una fusione. Per semplificare, Booom potrebbe essere il figlio dell’unione tra Action (per i prezzi bassi) e Normal (per la disposizione dei prodotti e l’esperienza di acquisto, più piacevole che punitiva). Il tono è altrettanto ironico e dissacrante come da Normal (‘qui facciamo esplodere i prezzi’), il rosa è divisivo quanto il verde di Normal. E l’arredamento sembra provenire dallo stesso fornitore. Nel merito, è una nuova insegna che contribuisce alla frammentazione della distribuzione, visto che tutto ciò che viene venduto da Booom si potrebbe acquistare anche da Carrefour, a due passi. E, a quanto pare, piace… Quasi 1.000 scontrini al giorno nei primi tre giorni!”.

Booom, dunque, si posiziona nel segmento del discount generalista con una strategia chiara: offrire una gamma ampia a prezzi pressoché stracciati, puntando anche a coinvolgere i clienti tramite i social. Tra i prodotti messi in evidenza il giorno dell’inaugurazione ci sono profumi a partire da 4,99 euro, accessori da cucina da 0,99 euro, prodotti per la pulizia e l’igiene, articoli di valigeria, tessili a prezzi aggressivi, prodotti internazionali tra cui il Dubai Chocolate a 3,99 euro, e una serie di referenze stagionali.

Quanto al layout, balzano all’occhio la disposizione accattivante, che incoraggia la curiosità e l’acquisto d’impulso, e il predominante colore rosa. Presenti anche i ‘prodotti TikTok del momento’ opportunamente segnalati, a conferma del modello di business ibrido e della centralità della comunicazione social.

Siamo di fronte a una proposta indubbiamente originale: se l’insegna riuscirà a mantenere le promesse in termini di riassortimento e redditività per metro quadro, potrebbe rappresentare una valida alternativa per molti fornitori, soprattutto della fascia mainstream. Vedremo se il format verrà replicato in altre location della Francia; e magari un giorno, proprio come Action e Normal, approderà anche in Italia.