La nuova iniziativa imprenditoriale, che nasce dall’unione tra la catena e l’imprenditore campano di Michele Apuzzo, ha inaugurato il punto vendita di Casoria, alle porte di Napoli. Il piano di espansione prevede oltre cento negozi, tra aperture e cambi d’insegna.
di Andrea Dusio
1.530 metri quadri di vendita, su di una superficie complessiva di oltre 2mila. 85 posti di lavoro, con un’età media di 34 anni, equamente distribuita tra i generi. Un assortimento complessivo di 10mila referenze, di cui 3mila di marca privata. Sono i numeri del nuovo punto vendita Tuttigiorni di Casoria, alle porte di Napoli, inaugurato mercoledì da Crai Mediterranea.
Tre gli highlights che saltano subito all’occhio c’è, anzitutto, il territorio. Il lay-out, di grande pulizia, arioso, quasi uno spazio d’incontro ancor prima che una superficie di vendita. Pensato per esaltare l’autenticità, che spinge a tornare ogni giorno. Ma anche ordinato, semplice. “Un classico”, come lo ha definito Roberto Comolli, direttore generale di Food 5.0, la società che progetta i prodotti per Crai. Infine la marca privata, che consente ai clienti di risparmiare anche senza le promozioni.
Per Crai Mediterranea è a tutti gli effetti il battesimo del fuoco. La nuova realtà che guiderà lo sviluppo del Gruppo in Campania nasce dalla collaborazione tra Crai e l’imprenditore campano Michele Apuzzo. L’iniziativa rientra nel piano strategico ‘Crai Futura’, volto a trasformare il Gruppo da centrale di servizi ad azienda della distribuzione organizzata, e prevede oltre 100 nuove aperture, tra il format tradizionale Crai e la nuova insegna Tuttigiorni, basata sul modello Edlp.
“Questa di Casoria non è una semplice apertura”, commenta Giangiacomo Ibba, presidente di Crai e Abbi Group. “È il primo punto vendita Tuttigiorni fatto da Crai Mediterraneo, una società che abbiamo costituito a inizio anno insieme a Michele Apuzzo, con l’ambizione di sviluppare l’organizzazione Crai nel territorio campano e di portare nel Sud Italia la presenza del nostro marchio. Apuzzo ha sviluppato negli anni diverse iniziative imprenditoriali in questo territorio, e ha deciso di sposare la nostra organizzazione e l’idea di radicare anche qui un modello di marchio, dei nostri format e modelli commerciali. La distribuzione negli ultimi anni si è confrontata troppo spesso sui prezzi, banalizzando ciò che si vende. “Crai Mediterranea non è la mera creazione di un centro distributivo, ma l’avamposto con cui intendiamo gestire il territorio della Campania e del Sud Italia.
Tutti andiamo verso un’unica azienda che oggi vale circa tre miliardi di fatturato nel largo consumo, e che tiene assieme da un lato l’idea di restare a capitale diffuso, di presidiare il territorio, ma dall’altro ha la necessità di evolvere come una struttura pronta ad affrontare nuove sfide e abbattere nuove barriere”. Elemento cardine sarà in tal senso una piattaforma logistica di 42mila metri quadrati, in grado di gestire ogni tipologia di prodotto e garantire efficienza nella distribuzione. Il progetto punta anche a creare oltre mille posti di lavoro nei settori acquisti, vendite, logistica, marketing e It, con un fatturato stimato di 200 milioni di euro nel 2025.
È Michele Apuzzo a fornire il prospetto del piano di espansione di Crai Mediterranea: “Abbiamo un piano di oltre 40 nuove aperture, per investimenti superiori agli ottanta milioni di euro. Crai Mediterranea non è la mera creazione di un centro distributivo, ma l’avamposto con cui intendiamo gestire il territorio della Campania e del Sud Italia. La rete diretta raggiungerà i cento punti vendita nei prossimi diciotto mesi. Abbiamo in cantiere, infatti, la trasformazione di oltre trenta negozi di un partner e oltre quaranta punti vendita di un altro partner”.
La parola torna infine a Comolli. “Con questo nuovo punto vendita, diventano otto i Tuttigiorni a livello nazionale. Cinque in Sardegna, uno in Veneto, uno in Lazio e ora questo. Tra un paio di mesi apriremo in Lombardia, con dimensioni più piccole, trecento metri quadri. Sarà Mdd in tutte le sue declinazioni”, spiega il manager. “Sono vent’anni che faccio modelli distributivi senza promozioni e senza volantini. Abbiamo dimostrato che si può fare business molto bene. È solo un mestiere diverso. Il nostro è un modello che permette di vendere le nostre cose. Quelle che prepariamo noi, che progettiamo noi. Oggi quasi la metà del carrello dei nostri clienti è governato da noi. Non ho niente contro i marchi. Dove possiamo coprire i bisogni con i nostri prodotti, ben volentieri. Forse è un’utopia, ma il nostro obiettivo è vendere prodotti quasi interamente realizzati all’interno della nostra azienda”.
In foto, da sinistra a destra: Giangiacomo Ibba, Presidente di Crai e di Abbi Group, Michele Apuzzo, Presidente Crai Mediterranea e Roberto Comolli, Direttore Generale di Food 5.0.