Il processo di creazione di un imballaggio è simile a una gravidanza: c’è la fase del concepimento (dell’idea), della crescita (del progetto), dell’evoluzione (del disegno) e del parto (del prodotto finito). Quest’azienda lo chiama ‘customer journey’…
Di Alice Giannetta
Forme, colori, dimensioni e tanto altro ancora: ogni packaging non è mai solo l’involucro che contiene un prodotto. Poiché racconta soprattutto la vision di chi l’ha immaginato per primo. E dargli vita non è un processo facile: l’imballaggio, infatti, è la prima cosa che si vede dall’esterno, quella che deve colpire immediatamente l’occhio. È fondamentale per comunicare un prodotto e per far sì che questo convinca il pubblico (convertendolo, poi, in clientela). Ma come si crea, quindi, un packaging?
Immaginatevi di avere tante idee, di non sapere da dove partire, e poi di scontrarvi con la realtà. “Quel particolare che ho in testa si potrà realizzare?”, “Sulla scatola renderà bene come lo immagino?”, “Come potrò differenziarmi?”. D’altro canto, potrebbe anche accadere di partire senza alcuna idea. Una sorta di tela bianca. In entrambi i casi, Berlin Packaging Beauty, con sede a Gessate (Mi), arriva in aiuto dei clienti con un servizio ad hoc: la costumer journey. Il ‘viaggio del cliente’, quindi, in cui l’esperto accompagna passo passo il committente verso la realizzazione della propria idea. Con la possibilità unica di avere già un prototipo reale del proprio prodotto a fine giornata. Ma come funziona il processo?
Ne abbiamo parlato con Vivien Charrey, managing director di Berlin Packaging Beauty.
Com’è nata la ‘costumer journey’?
Il servizio nasce dalla volontà di portare i clienti direttamente nel cuore del nostro processo di creazione, come se fossero in un vero e proprio atelier di moda. Si tratta di un’esperienza fondamentale nel percorso di realizzazione del packaging beauty, in cui i desideri e le necessità prendono vita in un progetto completamente full custom. Ci consideriamo gli ‘stilisti del packaging’ e, come avviene in una sartoria, i nostri clienti entrano con un’idea ed escono con un progetto già prototipato. Questo approccio innovativo consente di sviluppare in un’unica sede, e in tempi drasticamente ridotti, sia il packaging primario che quello secondario.
Può raccontarci cosa accade realmente in azienda durante una giornata tipo col cliente?
Il primo step è l’innovation showroom, uno spazio di oltre 150 metri quadrati suddiviso in aree tematiche, pensato per immergere i visitatori nelle capabilities dell’azienda. Qui i clienti possono toccare con mano flaconi, vasi e accessori, approcciandosi alla qualità dei materiali utilizzati e alle tecnologie di produzione e decorazione offerte dalla nostra azienda. Un ambiente che consente di comporre in tempo reale la silhouette del proprio prodotto o lo skyline di un’intera collezione. L’ispirazione prosegue nella Color Room, dove, insieme ai designer di Studio One Eleven, si passa alla definizione di tutti i dettagli stilistici del progetto: dalle nuance di tendenza ai materiali per la decorazione, fino alla scelta delle carte per il packaging secondario. Un momento in cui si delinea l’identità estetica del prodotto, grazie anche al supporto di rendering sviluppati in tempo reale, che permettono di visualizzare immediatamente l’effetto finale.
Quindi nella giornata stessa si può visualizzare la resa grafica del progetto.
Sì, e non solo! È qui che l’esperienza entra nel vivo e il packaging prende forma come un abito su misura. Nel Primary Pack Lab, vengono simulate le finiture finali del packaging primario attraverso la formulazione e applicazione di verniciature personalizzate, testando contestualmente la resa grafica tramite serigrafia e/o stampa a caldo. Il progetto prende quindi forma con lo sviluppo del campione marketing del packaging primario, che restituisce con precisione lo stile e le caratteristiche definite lungo la Customer Journey. A completamento del percorso, i clienti possono accedere al photo studio interno, dove il team di fotografi e videomaker di Berlin Packaging Beauty realizza veri e propri shooting still life. Qui viene messa in luce la forza comunicativa del packaging, testandone l’impatto visivo e la coerenza estetica con l’identità del marchio. Insomma, un percorso completo, dalla a alla z!
L’intervista completa sarà pubblicata sul prossimo numero di beautyToBusiness, in uscita il 2 luglio.