Sono frutti piccoli, nativi dell’Asia, profumati, dolci e aromatici. Sono noti per le proprietà estremamente benefiche per la pelle. E stanno diventando imprescindibili nella cosmetica. Ma cosa sono? Scopriamolo.
Di Alice Giannetta
Hanno nomi esotici, profumi intensi e una storia millenaria alle spalle. Ma ciò che li rende protagonisti della nuova frontiera della skincare è la loro efficacia. Parliamo di due ingredienti naturali che stanno rivoluzionando la cosmetica coreana (e non solo): uno, noto per la sua capacità di illuminare e uniformare l’incarnato, è ricco di antiossidanti; l’altro, originario dell’isola di Jeju, vanta un’elevata concentrazione di vitamina C e proprietà idratanti e rigeneranti.
Stiamo parlando di Dangyuja e Yuzu, due agrumi che prima erano noti solo ‘in casa’, ma che ora stanno guadagnando terreno anche in Europa. Entrambi sono al centro di studi scientifici che ne confermano i benefici sulla pelle, come la stimolazione della produzione di collagene, l’azione antinfiammatoria e la protezione dai danni ambientali. Non è un caso che marchi come Some By Mi, Isntree e Innisfree li abbiano scelti per le loro linee di prodotti skincare. Ma cosa li rende così speciali?
Lo Yuzu – chiamato anche Yuja – è un frutto dalla buccia gialla e spessa, e dall’aroma che ricorda agrumi come l’arancia e il bergamotto. Utilizzato da secoli nelle cucine orientali, è oggi usato anche nella cosmetica per le sue proprietà. Oltre ad agire contro i radicali liberi, infatti, questo agrume influirebbe anche sul miglioramento dell’elasticità della pelle, come un vero e proprio esfoliante naturale. Basti pensare che, in Giappone, durante il solstizio d’inverno, è tradizione immergersi in bagni caldi profumati allo Yuzu, che aiuterebbe a rigenerare corpo e spirito.
Il Dangyuja, invece, è visivamente più simile al pompelmo, ma dal gusto più aromatico e ricco. Cresce sull’isola vulcanica di Jeju, dove le condizioni ambientali ne esaltano la carica nutrizionale. Oltre al suo contenuto di vitamina C, questo agrume possiede proprietà idratanti profonde e aiuterebbe a migliorare il tono e la compattezza della pelle. È particolarmente apprezzato nei trattamenti destinati a pelli spente, stressate o urbanizzate, quelle cioè più esposte a smog, raggi Uv e luce blu. E viene inserito in emulsioni leggere, maschere viso, lozioni lenitive e tonici, che agiscono per restituire vitalità, radiosità e protezione. L’impiego di Dangyuja e Yuzu non si limita al viso: li troviamo sempre più spesso anche in trattamenti corpo, prodotti per capelli, oli da massaggio e formulazioni waterless, dove la concentrazione degli attivi è ancora più alta e performante.
Ma il beauty coreano non si ferma qui. Yuja e Dangyuja, infatti, sono solo la new entry di un mondo ricco di ingredienti già noti. Tra i più usati spicca la centella asiatica, usata soprattutto per ridurre rossori, infiammazioni e irritazioni; il tè verde, carico di antiossidanti, ideale per proteggere la pelle dai danni dell’inquinamento e dallo stress ossidativo; la bava di lumaca, forse l’ingrediente più iconico della cosmetica coreana, noto per le sue proprietà rigeneranti e idratanti; infine la niacinamide, usata per illuminare, restringere i pori e rinforzare la barriera cutanea. Tutti questi ingredienti, combinati con tecnologie avanzate, texture sensoriali e una visione della bellezza rispettosa e sostenibile, stanno ridefinendo i confini della cosmesi contemporanea.