Milano – Da questa stamattina alle 5, i corrieri Esselunga hanno ripreso le proteste (leggi qui). “La lotta continua perché Esselunga nega la responsabilità di quanto succede nelle aziende in appalto”, spiega Adel Desouky, coordinatore del dipartimento ‘Merce & Logistica’ del sindacato Filt Cgil a La Repubblica. “Ma si dimentica che in quanto committenti anche loro sono responsabili. […] Esselunga è consapevole delle condizioni di chi svolge le consegne, ma si è sempre voltata dall’altra parte, non garantendo sicurezza”. Il ricorso alla cassa integrazione accennato dall’insegna (leggi qui), suona per il sindacato come un ricatto. Inoltre, a differenza di quanto espresso da Esselunga, Filt Cgil tiene a precisare che il cibo non andrà sprecato: “Quando ci è stato chiesto di agevolare l’uscita del pane dai magazzini lo abbiamo fatto senza batter ciglio”, spiega Desouky al quotidiano.