Bruxelles (Belgio) – Per arginare l’ondata di importazioni dalla Cina e le preoccupazioni per l’aumento di prodotti pericolosi e contraffatti provenienti da quest’area, l’Ue intende rendere piattaforme di e-commerce come Amazon Marketplace, Temu e Shein responsabili per i prodotti pericolosi o illegali venduti online. Attualmente, la contraffazione costa all’industria cosmetica tre miliardi di euro, pari al 5% delle vendite, come riporta il Financial Times.
La bozza della proposta prevedrebbe riforme doganali che obbligherebbero le piattaforme a fornire dati sulle merci – tra cui Vat e conformità alle normative europee – prima che queste arrivino in Ue, al fine di consentire ai funzionari una migliore ispezione dei pacchi. Inoltre, la proposta abroga anche l’attuale esenzione per i pacchi di valore complessivo inferiore a 150 euro, rendendoli così anch’essi passibili di controllo doganale. Gli e-commerce sarebbero esenti da responsabilità di prodotti venduti tramite il loro sito se questi provengono da terzi, a meno che non si tratti di merce illegale o pericolosa distribuita consapevolmente, e se questi non provvedono alla relativa rimozione tempestiva, una volta individuata.
Sarà istituita una nuova autorità doganale centrale per l’Ue (Euca), che “sarà in grado di ispezionare la merce sulla base di queste informazioni e di identificare potenziali rischi”, si legge nel documento.
Temu e Shein, da parte loro, hanno dichiarato al Financial Times di osservare la conformità alle normative Ue, mentre Amazon sostiene di avere messo in campo misure per prevenire le inserzioni di prodotti non sicuri o non conformi.