Milano – Il settore dei beni di largo consumo potrebbe trarre un beneficio compreso tra i 160 e i 270 miliardi di dollari, a livello globale, dall’implementazione di sistemi di Intelligenza artificiale generativa. Una crescita economica del +15-40% rispetto a quanto avviene con il semplice impiego dell’Ai tradizionale, stando al report di McKinsey ‘Fortune or fiction? The real value of a digital and Ai transformation in Cpg’.
Un’impresa del comparto ‘beauty’, in particolare, a fronte di un fatturato di tre miliardi di dollari, potrebbe generare un ulteriore valore di 290-500 milioni, con una crescita del margine Ebitda del +8-14%. Nel comparto del ‘cura persona’ e del ‘cura casa’, invece, un’impresa con un fatturato di 10 miliardi di dollari potrebbe generare un valore di 1-1,8 miliardi ulteriori (Ebitda +9-16%). Rispettivamente, le fette importanti della crescita riguarderebbero la sezione ‘direct-to-consumer’ e ‘informazioni sui consumatori e definizione della domanda’.
Dal sondaggio emerge che, nel 2024, il 71% delle imprese del settore del largo consumo ha introdotto sistemi di Intelligenza artificiale in almeno una funzione aziendale (+42% rispetto al 2023), mentre il 56% ha dichiarato di usare regolarmente l’Ai generativa. Cifre che rimangono comunque più basse rispetto ad altri comparti, come quello tecnologico o delle telecomunicazioni.