Roma – Dopo quattro anni di negoziato tra la direzione societaria e i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, Dm ha rinnovato il contratto integrativo dei suoi circa 600 dipendenti degli 87 punti vendita in Italia, con validità fino al 30 settembre 2027. Il contratto nazionale applicato è invece quello di Federdistribuzione.

Come si legge in una nota di Cisl Fisascat, a partire dal 1° gennaio 2025, l’azienda specializzata in prodotti per la bellezza e il benessere riconoscerà ai suoi dipendenti a tempo indeterminato un compenso aggiuntivo del 2% lordo della retribuzione percepita al 31 dicembre 2024. L’apertura di nuovi punti vendita sarà comunicata tempestivamente alle organizzazioni sindacali territoriali. Per la formazione del nuovo personale, Dm invierà alcuni dipendenti in trasferta, a cui spetterà l’indennità una tantum di 350 euro.

Gli orari di lavoro saranno programmati su cicli plurisettimanali e a rotazione del personale. Oltre a garantire reperibilità e permessi retribuiti, Dm si impegnerà nella tutela di genere e delle pari opportunità, nel sostegno alla genitorialità e nella lotta alla violenza di genere. Ai genitori è concessa, su richiesta e non retribuita, un’agibilità fruibile per l’inserimento dei figli al nido e alla scuola dell’infanzia, per l’ingresso in famiglia di un minore adottato o per assistenza familiare.

Per quanto riguarda l’anticipo del Tfr, questo potrà essere richiesto fino all’80% del valore del trattamento accantonato dal 10% dei dipendenti.