Di Giulio e Luigi Rubinelli

Aldi è una delle tre catene di discount tedesche presenti in Italia. Dall’arrivo in Italia con l’apertura del primo punto di vendita nel febbraio 2018 i documenti contabili non sono mai stati depositati. Il 20 ottobre 2023, in corrispondenza dell’atto notarile di approvazione del progetto di fusione per incorporazione della società Aldi Immobiliare S.r.l. in Aldi S.r.l., sono stati resi pubblici i bilanci della società del triennio 2020-2022.

Nel 2022 Aldi Italia ha realizzato vendite per 663,4 milioni di euro, in crescita dal 2019 ad un tasso medio del 33,2% (+29,8% nell’ultimo anno), grazie all’espansione della rete di vendita diretta passata da 50 negozi del 2019 a 139 del 2022 (in media circa 30 nuove aperture all’anno).

Si è verificato un aumento medio della forza lavoro del 21,8% all’anno.

                                                                           2020           2021           2022

Nuove aperture, n° pdv                                      +28             +29             +3

Variazione % annua fatturato                           +46,9          +23,9         +29,8

Fonte: TradeLab

Le perdite della gestione operativa, a cui si aggiunge un saldo finanziario negativo, hanno prodotto nel quadriennio 2019-2022 perdite nette cumulate per 346,7 milioni di euro a cui si aggiungono altri 135,1 milioni di perdite accumulate dalla costituzione, per un totale di 481,8 milioni, incluse quelle generate da oneri per locazione di punti di vendita di proprietà della consociata Aldi Immobiliare.

La succursale italiana figura come un outlier del sistema dei discount con performance negative in relazione al Roi (-47,4% nel 2022) e Roe (-33,2%). La struttura patrimoniale vede l’assenza di indebitamento finanziario e una liquidità (cassa e titoli negoziabili) pari al 42,9% del patrimonio netto.

Aldi ha realizzato la maggiore crescita del fatturato dal 2019, pari al +33,2% in media all’anno.

Il costo del lavoro, in % sul fatturato, è del 13,1.

Fonte: Mediobanca