Meda (Mb) – Dagli scarti di produzione di confetture e marmellate possono nascere materiali utili per la creazione di prodotti cosmetici. E’ questo l’obiettivo di un recente studio che ha unito Rigoni di Asiago, azienda attiva nel settore alimentare e conosciuta per la produzione di miele e confetture, Unifarco, network di farmacie indipendenti in Europa, Uni-red, spin-off di Unifarco, e le università di Padova e di Venezia.

Il progetto, come hanno spiegato le promotrici dell’azienda, è nato con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e la circolarità nell’industria cosmetica per far fronte al cambiamento climatico. Da qui è nata l’idea di riutilizzare gli scarti di produzione di marmellate e confetture (in particolare le fragoline di bosco) per produrre estratti cosmetici efficaci e sostenibili.

“La collaborazione tra Unifarco e Rigoni di Asiago dimostra come l’innovazione e la sostenibilità possano andare di pari passo, contribuendo alla tutela dell’ambiente e al benessere dei consumatori”, ha dichiarato Gianni Baratto, science & research vice presidente Unifarco. Che ha concluso: “Con il giusto processo e ponendo attenzione in ogni fase agli aspetti qualitativi, anche un residuo può essere trasformato in una risorsa, uscendo dalla filiera che l’ha generato e rientrando in un’altra con un valore aggiunto”.