L’inflazione morde, il potere d’acquisto diminuisce, la disoccupazione aumenta. Così un terzo degli europei ritiene accettabile acquistare articoli ‘tarocchi’ quando gli originali costano troppo. Ma quali sono gli effetti sul mercato e sui consumatori?
Di Alice Giannetta
Nel mercato europeo, la contraffazione rappresenta un problema serio e costoso. Secondo un recente studio condotto dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), i prodotti contraffatti costano all’Europa ben 16 miliardi di euro all’anno, con conseguenze gravi che si ripercuotono sui settori dell’abbigliamento, dei cosmetici e dei giocattoli. Questi numeri non solo indicano un danno economico significativo, ma sollevano anche serie preoccupazioni per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ogni anno, nel settore della bellezza si registrano perdite per circa 3 miliardi di euro, mentre l’industria dell’abbigliamento (la più penalizzata) perde circa 12 miliardi di euro di entrate. Queste cifre non solo riflettono una diminuzione significativa del fatturato delle imprese, ma hanno anche un impatto diretto sull’occupazione. E, tra i paesi maggiormente interessati dal fenomeno della contraffazione, l’Italia si trova in cima alla lista.
I posti di lavoro in meno a causa di questo problema sono circa 200mila. Solo in Italia, oltre 32mila lavoratori del settore cosmetico hanno perso il loro impiego per la presenza di articoli contraffatti sul mercato. Nonostante il settore dei giocattoli sia quello più colpito dalla contraffazione, anche le conseguenze sul mondo beauty sono molto forti: la relazione di Euipo ha rilevato perdite per i produttori di cosmetici autentici quasi pari al 5% rispetto alle vendite totali nell’Ue. Nello specifico, è l’industria cosmetica francese a essere la più colpita in assoluto, con 800 milioni di euro di mancate vendite annuali. L’analisi ha rilevato le perdite più elevate anche in Bulgaria (8,7%), Cipro (7,9%), Romania (7,9%), Portogallo (7,7%) e Ungheria (7,6%).
E gli effetti pecuniari sono molto significativi. Questo fenomeno si ripercuote negativamente sull’economia nel suo complesso, contribuendo a un clima di incertezza e instabilità. Il Direttore esecutivo dell’Euipo, João Negrão, spiega: “Le merci contraffatte presentano costi reali per i consumatori, per le aziende produttrici e per le nostre economie”, rimarcando quanto sia importante effettuare questo tipo di rilevazioni per avere un quadro chiaro della situazione.
Un dato interessante riguarda la consapevolezza dei consumatori riguardo l’acquisto dei prodotti contraffatti. Secondo l’analisi di Euipo sulla percezione della proprietà intellettuale, molte persone ritengono accettabile acquistare merci contraffatte quando il prezzo del bene originale è troppo elevato. Questa mentalità non solo favorisce il commercio di beni ‘tarocchi’ ma può anche mettere a rischio la salute dei consumatori stessi.
È quindi fondamentale educare questi ultimi sull’importanza di acquistare articoli autentici, sia per sostenere le imprese legittime che per garantire la qualità di ciò che si utilizza. Affrontare questo problema richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni governative, delle aziende e della società, al fine di proteggere i diritti di proprietà intellettuale e assicurare l’originalità dei prodotti sul mercato europeo.