Londra (Uk) – Il ramo britannico di Lidl ha reso noto i conti del primo semestre dell’esercizio chiuso il 28 febbraio 2023. A riportare la notizia è Efanews. Le entrate sono salite del 18,8% a 9,3 miliardi di sterline, pari a oltre 10,7 miliardi di euro, ma la perdita al lordo delle imposte è di -75,9 milioni di sterline (circa 80 milioni di euro) con un Ebit, cioè utili al lordo degli interessi e delle imposte in drastico calo a 28,5 milioni di sterline (oltre 33 milioni di euro) da 79 milioni di sterline (91,5 milioni di euro) del primo semestre 2022.
Durante questo periodo Lidl “ha aperto più nuovi negozi di qualsiasi altro supermercato, poiché il numero dei clienti e la quota di mercato hanno continuato a salire: attirando 1,4 milioni di acquirenti aggiuntivi, la quota di mercato è aumentata dal 6,1% al 7,1%, la crescita più rapida sperimentata dal discount negli ultimi cinque anni”, si legge in un comunicato dell’insegna. L’azienda, inoltre, ha investito oltre 100 milioni di sterline per mantenere i prezzi bassi in un anno difficile per milioni di famiglie, aggiunge la nota. Quasi 50 milioni di sterline (circa 60 milioni di euro) sono stati investiti in aumento le tariffe orarie minime per i dipendenti.
“L’intero mercato al dettaglio ha visto calare la scure dell’inflazione, e noi non facciamo eccezione”, sottolinea Ryan McDonnell, Ceo di Lidl Uk. “Tuttavia, per noi, l’importante è che il divario di prezzi verso i supermercati tradizionali sia forte come lo è sempre stato. Abbiamo investito per mantenere i nostri prezzi bassi in quello che è stato un anno molto impegnativo”. Nel semestre, inoltre, Lidl ha aperto il più grande magazzino a livello globale, a Luton, dopo un investimento di 300 milioni di sterline, creando 1.500 posti di lavoro. Nei primi sei mesi del 2023 ha completato i lavori per l’ampliamento del suo magazzino di Belvedere, nel sud-est di Londra, mentre proseguono i lavori per l’ampliamento del region al distribution center di Bridgend e quelli del nuovo magazzino a Leeds. La catena ha poi annunciato un investimento di oltre 4 miliardi di sterline nelle imprese alimentari britanniche e l’aumento delle retribuzioni orarie per la terza volta in soli 12 mesi: ha reclutato oltre 6mila nuovi lavoratori dall’inizio dell’anno.