Roma – Calmierare il prezzo di alcuni prodotti di largo consumo – tra cui beni alimentari, articoli per l’igiene personale, per la cura della casa e per l’infanzia – per difendere il potere di acquisto dei consumatori e contenere altri possibili rialzi a scaffale. Questa la proposta avanzata da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ieri a Roma ha incontrato, insieme al Garante dei prezzi Benedetto Mineo e al sottosegretario del Mimit Massimo Bitonci, i rappresentanti di industria e distribuzione. Sul tavolo la grande campagna che il ministro intende realizzare nell’ultimo trimestre dell’anno per bloccare l’inflazione ed evitare “che diventi un fenomeno strutturale”. E a cui i supermercati potranno aderire su base volontaria.
Il primo incontro si è concluso in realtà con un nulla di fatto. Da una parte, spiega il Sole 24 Ore, Federdistribuzione pone come condizione che anche i produttori facciano la loro parte per contenere l’inflazione abbassando i listini. Dall’altra, i rappresentanti dei produttori (tra cui Federalimentare, Centromarca, Assica e Assolatte) rivendicano la difficoltà di intervenire sulle dinamiche di prezzo degli associati e chiedono la partecipazione al tavolo di confronto di altri attori della filiera: produttori di materie prime, packaging, logistica e società energetiche.
Dopo la prima fumata nera si attende ora un nuovo confronto, in programma per i prossimi giorni, per discutere ulteriormente del protocollo.