Cinisello Balsamo (Mi) – Nel secondo trimestre 2023 gli ordini di macchine utensili segna un calo del– 21,8% rispetto al periodo aprile-giugno 2022. Risultato frutto della riduzione della raccolta ordinativi registrato sia sul mercato estero che interno. A rivelarlo l’indice elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Nel dettaglio, gli ordinativi raccolti all’estero risultano in calo del 10,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sul fronte interno, invece, il rallentamento ammonta al -38,2%.
“I dati confermano le avvisaglie di rallentamento che avevamo rilevato negli ultimi mesi e di cui avevamo già dato conto in occasione della Assemblea soci di inizio luglio”, spiega Barbara Colombo, presidente di Ucimu (in foto). Con riferimento particolare al mercato interno, il ridimensionamento rilevato in questa prima parte del 2023 ha anzitutto una ragione fisiologica: il trend non poteva continuare a mantenere i ritmi del biennio post pandemia. Detto questo, non possiamo ignorare il fatto che il calo sia determinato anche dalle condizioni di incertezza nelle quali le imprese si trovano oggi ad operare”.
L’associazione chiede al Governo “di intervenire al più presto per confermare e potenziare il piano transizione 4.0 che deve prevedere, in via strutturale, un sistema modulare di incentivi fiscali che possano essere tra loro combinati e cumulati e che premino maggiormente chi investe in nuove macchine ove la digitalizzazione è anche abilitatore di sostenibilità”.