L’ultima relazione annuale del Safety Gate evidenzia le principali criticità evidenziate nel 2022 in termini di sicurezza del prodotto. E i cosmetici sono la categoria più notificata in Italia.
Di Annalisa Pozzoli
Rischi chimici. Vendite online. Passano gli anni, ma questi restano i temi caldi quando si parla di Safety Gate, lo strumento che la Commissione europea utilizza per diffondere rapidamente eventuali allarmi per i prodotti non alimentari ritenuti pericolosi, tra cui i cosmetici. Di recente l’Ue ha pubblicato la relazione annuale sulle notifiche avvenute nel corso del 2022, e le relative contromisure adottate dalle autorità nazionali.
I rischi per la salute legati alle sostanze chimiche sono la tipologia di rischio notificata più frequente, riscontrabile anche in una più ampia varietà di prodotti. Purtroppo, sul podio europeo delle categorie più notificate, i cosmetici conquistano il terzo gradino, con una quota del 10% che segue il 23% dei giocattoli e il 16% degli autoveicoli. Se si guarda invece alla sola Italia, il podio cambia, insieme alle proporzioni. La categoria più a rischio nel nostro paese risulta essere – paradossalmente – quella dei cosmetici (37%), seguita da abbigliamento (25%) e giocattoli (16%). I prodotti per la bellezza sono in testa alla classifica anche in Lituania e Svezia. Al secondo posto in Irlanda; al terzo posto in Romania, Slovacchia e Spagna.
Nel 2022, le autorità dei 30 paesi partecipanti alla rete Safety Gate (Stati membri dell’Ue, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) hanno reagito a 2.117 segnalazioni con 3.932 azioni di follow up. In ogni Stato membro, le autorità di vigilanza del mercato hanno seguito regolarmente le segnalazioni e si sono scambiate ulteriori informazioni, segno che il sistema funziona in maniera efficace. L’84% delle azioni di follow up includeva misure nazionali aggiuntive.
In Italia, lo scorso anno, la maggior parte delle notifiche riguardava i rischi legati a sostanze chimiche (71%), le scottature (7%) e gli shock elettrici (7%). Tornando all’Europa intera, l’aumento del rischio chimico legato ai prodotti è legato, segnala il report, all’incremento delle allerte sui cosmetici. Le autorità nazionali hanno infatti aumentato i controlli e segnalato numerosi profumi e creme contenenti sostanze chimiche recentemente vietate, come il Butylphenyl Methylpropional (Bmhca) e l’Idrossimetilpentilcicloesencarbossialdeide (Hicc). Ma questo tipo di rischio è stato identificato in una gamma più ampia di prodotti, tra cui anche, ad esempio, i toys.
Per contrastare questa situazione critica per tutto il settore, nel 2021 la Commissione ha presentato una proposta per un nuovo regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti, che sostituirà la direttiva attuale. Il regolamento modernizzerà il quadro generale, mantenendone però il ruolo di rete di sicurezza per i consumatori. La Comunità europea si è attrezzata anche per le vendite online: l’anno scorso ha lanciato un nuovo strumento di sorveglianza elettronica chiamato ‘web crawler’. L’obiettivo di questa iniziativa è supportare ulteriormente le autorità nazionali nel rilevamento delle offerte online di prodotti pericolosi segnalati nel Safety Gate. Identificando ed elencando automaticamente ognuno di questi articoli, consente alle autorità di rintracciare il fornitore e ordinarne il ritiro effettivo. Negli ultimi sei mesi, questo nuovo strumento ha aiutato a elaborare 939 avvisi, che hanno portato all’analisi di quasi 616mila siti web.