Milano – Non si sono fermati gli investimenti nel digitale da parte dei principali retailer italiani. Il rapporto tra spesa in innovazione digitale e fatturato, infatti, rimane stabile al 2,5%, come nel 2021. È questo quanto emerge dall’Osservatorio innovazione digitale nel retail promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.
A trainare il comparto degli investimenti sono l’ottimizzazione di alcune attività in negozio, l’efficientamento delle attività e dei processi lungo la supply chain, il contrasto alle difficoltà nell’approvvigionamento di beni e materie prime e il contenimento dei costi delle operations e della logistica (e quindi il cercare di recuperare le marginalità).
A crescere, invece, l’e-commerce. Anche se in modo più contenuto rispetto agli anni passati. Nel 2022, infatti, secondo l’analisi, il valore degli acquisti online in Italia raggiunge i 33,2 miliardi di euro solo nella componente di prodotto. E un tasso di crescita del +8% rispetto al +18% del 2021. Il ritorno alla frequentazione dei negozi fisici, poi, rende la penetrazione dell’online sul totale retail stabile e pari all’11%. E condiziona l’evoluzione dell’infrastruttura commerciale italiana. I retailer, infatti, stanno abbandonando le grandi superfici, diminuite del -12% a fine 2021 rispetto a fine 2020, a favore dei nuovi store di prossimità dotati di utili soluzioni digitali.