Roma – Tre italiani su quattro faranno i regali di Natale (il 74%, in linea con lo scorso anno e mano dell’86,9% del Natale pre-Covid). Ma un 27,3% non farà acquisti, principalmente per risparmiare, per il peggioramento della propria condizione economica o per l’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione e la crisi energetica. E’ quanto emerge dall’indagine sui consumi di Natale realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Research.
Sul podio dei regali più diffusi si confermano i prodotti enogastronomici (70%), seguiti da giocattoli (49%), libri ed ebook (48%), abbigliamento (47%), prodotti per la cura della persona (41%). Per chi sceglie di acquistare online, in cima alla lista restano anche quest’anno carte regalo (77,8%) e abbonamenti streaming (76,4%). La risalita dei contagi sta condizionando i comportamenti degli italiani tanto che, tra chi aveva programmato di partire in occasione delle festività natalizie (il 17% del totale), quasi un intervistato su due ha deciso di rinunciare al viaggio.
Internet, infatti, mantiene il primo posto quale canale d’acquisto preferito (64,6%), anche se in calo per la prima volta dal 2009. Seguono la distribuzione organizzata (56,7%), i negozi di vicinato (dal 42,5% al 45%%), gli outlet e i punti vendita del commercio equo-solidale, segno che gli italiani stanno riscoprendo il piacere di vivere il proprio quartiere e le vie dello shopping.
Quanto al budget di spesa stanziato, il 64% spenderà tra 100 e 300 euro, mentre un consumatore su tre non supererà i 100 euro. Diminuisce dal 5,8% al 3% la quota di chi spenderà oltre 300 euro. Risultati che confermano l’attuale clima di incertezza. Solo parte della tredicesima sarà destinata ai regali (per il 14,5%), mentre il grosso se ne andrà con spese per la casa e la famiglia (quasi un terzo degli intervistati), tasse e bollette (19,2%). Il 24% la metterà da parte come risparmio.
Un intervistato su due acquista i regali di Natale nella prima metà di dicembre (53,2%). Ma è notevolmente aumentata, rispetto allo scorso anno, la quota di coloro che hanno scelto novembre (34,3% vs 23,3%).
Indagine completa a questo link.