Milano – Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia, ha sottolineato ancora una volta l’aciclicità del comparto. “Analizzando gli indicatori industriali emergono intenzioni di investimento sostanzialmente ottimistiche. Che non vengono quindi penalizzate dalle forti tensioni sui prezzi e sulle materie prime. Proseguono con costanza gli investimenti in nuovi macchinari e nel grado di utilizzo degli impianti. Una conferma della vocazione resiliente del comparto, che con proattività anticipa l’evoluzione della domanda, scegliendo di investire anche in momenti di pianificazione più incerta”.
I nuovi trend
Elaborando i dati di Beautystreams, Kantar e Mintel, il Centro Studi ha individuato ‘nuovi segmenti di consumo’.
‘NO AGE’:
Cosmetici inizialmente declinati per fasce di consumo alto spendenti, cosiddette silver, attirano nuovi e giovani bacini di utenza. Post Covid il benessere è anche prevenzione (esposizione ai raggi Uv, contrasto agli inestetismi della pelle).
‘IL NUOVO LUSSO’:
I prodotti premium possono essere apparentemente in conflitto con le nuove accezioni legate alla sostenibilità. La comunicazione dei brand verte sul ‘less is more’. La riduzione dei costi e dell’impatto sull’ambiente non è una privazione dell’esperienza, ma una valorizzazione dell’appartenenza a un disegno unitario in cui dare il proprio contributo e messaggio alla società.