Milano – Per una presunta maxi-frode fiscale da 1,8 miliardi di euro e un’evasione Iva per 260 milioni finiscono sotto indagine 15 società tra cui Gs (Gruppo Carrefour) e Auchan, ora Margherita. Nove le persone agli arresti domiciliari e per altre quattro è stata disposta l’interdizione dalla professione per un anno. I reati contestati dalla Guardia di Finanza di Milano, in un’indagine dei pm Nicola Rossato e Stefano Civardi, sarebbero associazione per delinquere, emissione e utilizzo di false fatture.

Nei confronti delle società indagate il gip di Milano Roberto Crepaldi ha disposto il sequestro preventivo di oltre 260 milioni di euro, ossia l’ammontare della evasione dell’Iva, di cui 33,8 milioni nei confronti di Gs e 26,2 milioni nei confronti di Auchan. Le misure cautelari riguarderebbero alcuni imprenditori bresciani e campani, oltre a un ex responsabile dell’ufficio acquisti di Auchan. Tra gli indagati, 39 persone fisiche e 7 giuridiche.

Il sistema di ‘frode carosello’ ricostruito sarebbe stato portato avanti tra il 2015 e il 2021 in due modi: attraverso false lettere di intenti per effettuare da fornitori italiani acquisti di merci senza applicare l’Iva; e attraverso acquisti da fornitori di altri paesi dell’Ue, anche in questo caso senza applicare l’Iva. I gruppi della Gdo avrebbero concorso nel meccanismo di evasione e di realizzazione di profitti come intermediari nelle compravendite tra le varie società del circuito finito al centro dell’inchiesta. Le cui operazioni sono in corso nelle province di Milano, Roma, Torino, Napoli, Ancona, Brescia, Lodi Vicenza, Rimini, Padova, Salerno e Potenza. A segnalare le presunte irregolarità anche un dipendente di Gs che si occupava di contabilità, mentre uno degli indagati avrebbe confessato, riporta Il Fatto Quotidiano.