Oltre 2.600 visitatori, 84 aziende e 16 momenti formativi. La seconda edizione del Beauty to Business Summit & Polo Innovation Day conferma la centralità della Cosmetic Valley italiana. Come sottolineato dalla madrina dell’evento, Clio Zammatteo.

Di Eleonora Davi

 

Made in Italy, innovazione e tecnologia industriale sono stati i protagonisti della seconda edizione del Beauty to Business Summit & Polo Innovation Day, l’evento organizzato da Promoberg e Polo della Cosmesi che ha riunito, il 12 e il 13 novembre, l’intera filiera cosmetica nei 6mila metri quadrati del Padiglione B della Fiera di Bergamo. Le due giornate hanno registrato la presenza di oltre 2.600 visitatori professionali e 84 aziende espositrici provenienti da otto regioni italiane, Francia e Romania, confermando la centralità del territorio bergamasco all’interno della Cosmetic Valley italiana insieme ai distretti di Crema, Milano, Brianza e Lodi.

Il programma ha offerto 16 talk, workshop e tavole rotonde dedicati a qualità, sostenibilità, ricerca applicata e strategie di business, favorendo il confronto tra produttori, brand, fornitori e stakeholder. Nell’area espositiva, imprese e Pmi hanno mostrato il meglio della produzione nazionale: materie prime avanzate, nuovi materiali per il packaging, innovazioni di processo, prodotti finiti e servizi ad alto valore aggiunto. Una panoramica concreta sul dinamismo di un comparto che continua a investire in ricerca, digitalizzazione e sostenibilità. A testimoniare la vivacità del settore, gli Innovation Beauty Award, che hanno premiato Microfactory, Lumson e Cosmetec per l’approccio scientifico, l’originalità progettuale e l’attenzione alla sostenibilità. Un riconoscimento che valorizza sia la capacità competitiva del made in Italy sia la crescente presenza di attori esteri all’interno della filiera.

Madrina dell’evento è stata Clio Zammatteo, make-up artist e co-founder di ClioMakeUp: “Ho respirato l’energia di un settore straordinario, un’eccellenza del made in Italy in cui innovazione, sostenibilità e cultura d’impresa si intrecciano per creare valore reale”. All’inaugurazione erano presenti Luciano Patelli, presidente Promoberg; Davide Lenarduzzi, Ad Promoberg; Matteo Moretti, presidente del Polo della Cosmesi; Andrea Scevarolli, direttore scientifico; e Nicole Carminati, project manager.

A margine dell’evento Clio ha sottolineato, in un’intervista a b2B beautyToBusiness, il ruolo delle community digitali nelle strategie dei brand e la necessità di un approccio etico: “Ascoltare le persone è essenziale, ma senza inseguire ciecamente la viralità: non tutto ciò che diventa virale ha senso o qualità. L’obiettivo è mantenere un approccio etico e responsabile, evitando derive guidate solo dal business”. Clio ha inoltre evidenziato come l’eccellenza della produzione italiana resti spesso poco comunicata, nonostante rappresenti uno degli asset più forti del settore: “Un tema centrale è il valore della produzione italiana, ancora poco riconosciuto al di fuori degli addetti ai lavori. Molti brand internazionali producono in Italia, ma questa eccellenza non viene adeguatamente valorizzata: il nostro Paese rimane spesso in ombra pur offrendo le migliori formule, packaging e innovazione”. Come spiega l’imprenditrice, oggi il settore richiede curiosità, spirito pionieristico, ma anche consapevolezza e responsabilità nell’interpretare le esigenze delle persone senza subirne passivamente le mode.

Soddisfazione anche da parte degli organizzatori. “Il successo di questa edizione conferma la forza della collaborazione tra Promoberg e il Polo”, ha dichiarato Luciano Patelli. “Abbiamo costruito un evento che non si limita a raccontare la filiera, ma la fa vivere e crescere”. Per Matteo Moretti, presidente del Polo della Cosmesi, “l’entusiasmo di espositori e visitatori dimostra che innovare significa sperimentare, imparare e reinventarsi. È nel Dna della cosmesi. Questa è solo l’inizio di una collaborazione destinata a durare”.