Torino – Nella giornata di mercoledì 10 settembre, la Guardia di finanza, coordinata dalla procura di Torino, ha sequestrato le sedi di Postalcoop e Cargo Broker, società di logistica che operano per Amazon, Sda e Gls, e di una serie di altre ‘società fittizie’, i cui titolari sono ritenuti responsabili di reati tributari nel periodo tra il 2018 e il 2023. Sono inoltre stati sequestrati preventivamente 26,5 milioni di euro. Lo riporta Repubblica Torino.

I sequestri sono il risultato di una maxi inchiesta, avviata a luglio 2024 dalla procura di Torino, che vede indagate a oggi 38 persone. L’indagine ha messo in luce l’esistenza di uno schema a cascata, illustrato da un articolo del Post, che ha consentito alle aziende coinvolte di offrire servizi a prezzi concorrenziali, pur senza rimetterci. La base dello schema sarebbe stato composto da società definite ‘serbatoio di manodopera’, vale a dire cooperative o società per azioni che avrebbero fatturato le prestazioni di autisti e mezzi ad alcune società committenti, come Postalcoop e Cargo Broker (che risulta in fase di liquidazione giudiziale dal novembre 2024). Queste sarebbero state le cosiddette ‘società filtro’, il secondo livello dello schema a cascata, e avrebbero fatturato a loro volta i servizi a dei clienti finali, cioè le grandi società di logistica, come Amazon, Sda e Gls.

Simile sistema avrebbe reso più complessi i controlli, consentendo alle società coinvolte di avvalersi di manodopera irregolare a basso costo e di emettere fatture gonfiate o false con il fine di pagare meno tasse. La procura ha infatti ipotizzato una frode al fisco da 100 milioni di euro.

La redazione ha contattato Amazon per chiarire la sua posizione: “Non sussistono rapporti di collaborazione con i soggetti menzionati”.