Roma – Approda oggi in Consiglio dei ministri la riorganizzazione del ministero degli Esteri, per affrontare le complessità di uno scenario economico e politico profondamente mutato. La nuova ‘direzione generale per la crescita e la promozione delle esportazioni’ mira a riordinare gli strumenti a disposizione per sostenere l’export delle imprese italiane, riunendo quelli attualmente in campo: Ice, Simest, Sace e Cassa depositi e prestiti.
“Trasformeremo il ministero in una struttura con due teste, una politica e una economica, con una direzione generale interamente dedicata alla crescita, affinché le ambasciate siano trampolino di lancio per l’export”, ha raccontato al Sole 24 Ore il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Responsabile della nuova direzione sarà l’attuale direttore generale per la promozione del sistema Paese, Mauro Battocchi, a cui spetterà coordinare le attività di promozione economica di tutti gli uffici in Italia e all’estero (economica ma anche culturale, sportiva e scientifica).
“Il progetto principe è il Piano d’azione per l’export italiano, con la dichiarata ambizione di arrivare a 700 miliardi di valore delle esportazioni entro fine legislatura”, scrive il quotidiano, secondo cui tanto dipenderà dalla misurazione dell’impatto dei nuovi dazi americani, grazie anche alla task force già attivata dalla Farnesina.