Bruxelles (Belgio) – La Spagna notifica alla Commissione Ue la bozza di un decreto per l’obbligo di etichettatura in braille su alimenti, cosmetici, prodotti per l’igiene personale e sostanze pericolose. L’obbligo di utilizzo del sistema di scrittura e lettura tattile impiegato prevalentemente da persone ipovedenti o non vedenti si applica sia alle aziende produttrici e importatrici, sia ai distributori; potranno così essere commercializzati solo prodotti a norma.

Le informazioni che le etichette braille dovranno includere sono denominazione e nome commerciale del prodotto – quando presente –, oltre all’elenco degli ingredienti completo di indicazione degli allergeni, del peso o del volume. Si aggiungono, poi, anche numero di lotto, data di scadenza o termine minimo di conservazione, istruzioni sull’uso, sulla conservazione e sullo smaltimento e, infine, informazioni sull’azienda e l’assistenza clienti.

È possibile utilizzare un metodo alternativo all’etichettatura in braille: un Qr code che rimandi al contenuto dell’etichetta, possibilmente in formato audio, con un segno tattile che ne renda riconoscibile la posizione sul packaging. Si tratta di un sistema analogo all’etichetta narrante, sviluppata nel 2020 dal Crea in una collaborazione con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Cosenza e la start-up Sisspre.

Ora Paesi membri Ue e istituzioni europee hanno tempo fino al 23 settembre per presentare obiezioni od osservazioni al decreto proposto dalla Spagna. Se verrà approvato, alle aziende sono concessi due anni di tempo per adeguare le etichette dei propri prodotti.