Londra (Uk) – Una ricerca condotta dai ricercatori di Unilever in partnership con il Microbiome Innovation Centre e il Brain & Behaviour Lab dell’università di Liverpool ha evidenziato per la prima volta un collegamento tra il microbioma della pelle e il benessere mentale.
Lo studio, dal titolo ‘Body-site specific associations between human skin microbiome composition and psychological wellbeing’ pubblicato sul British Journal of Dermatology, mostra che le concentrazioni di Cultibacterium, un microbo benefico che vive sulla pelle, sono correlate al benessere psicologico: in particolare, livelli più elevati sul viso e sotto le ascelle sono stati associati a una riduzione dello stress. L’aumento di Cultibacterium in più aree corporee risulta sempre collegato a risultati positivi in termini di benessere, spiega Unilever in una nota.
Jason Harcup, chief r&d officer del settore beauty & wellbeing di Unilever, sottolinea che queste ultime evidenze scientifiche supportano il concetto emergente di asse pelle-cervello. “Si riferisce al fatto che pelle e benessere psicologico sono collegati. Il microbioma cutaneo può avere un impatto sul benessere mentale”, spiega. “Facendo progredire la nostra conoscenza scientifica, l’obiettivo è sviluppare prodotti olistici che migliorino il benessere dei nostri consumatori, dentro e fuori”.
Foto dalla pagina web di Unilever.