Il mercato interno della bellezza chiuderà l’anno, secondo le stime, a 13,4 miliardi di euro (+6,7 sul 2023). Vola l’export, con 7,9 miliardi (+12,5%) confermando l’apprezzamento del Made in Italy. E i canali distributivi? Di seguito, tutti i dati.
Di Alice Giannetta
Il prodotto cosmetico? Essenziale per sempre più persone. È questa l’estrema sintesi che si può dedurre dall’indagine semestrale di Cosmetica Italia, documento fondamentale per comprendere l’andamento economico dell’industria della bellezza nel nostro Paese. Durante la conferenza, tenutasi il 25 febbraio, nella sede milanese di Intesa Sanpaolo, il Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato risultati che parlano di una crescita costante per il settore cosmetico nazionale. Il 2024 riconferma, secondo le stime, i cosmetici come beni di uso quotidiano, con un aumento del consumo del 6,7% rispetto all’anno precedente, con un valore raggiunto di 13,4 miliardi di euro. E le proiezioni per il 2025 sono altrettanto positive: per quest’anno, infatti, è previsto un incremento del 5,7% che porterebbe i consumi a oltre 14 miliardi di euro.
Tra i fattori che hanno influito maggiormente su questo risultato, vi è in particolare l’export che, come sottolineato da Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, “nelle stime 2024, supererà i 16,5 miliardi di euro con una crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente”. E prosegue: “Le esportazioni, con 7,9 miliardi di euro (+12,5% rispetto al 2023), cresceranno di ulteriori 8,5 punti percentuali nel corso del 2025 confermando l’apprezzamento di cui gode il cosmetico Made in Italy sui mercati internazionali”. Analizzando i dati relativi ai singoli canali distributivi, il rapporto mostra incrementi significativi, anche a doppia cifra. È il caso della profumeria, che registra un aumento del 10,2%, con consumi vicini ai 2,8 miliardi di euro. E dell’e-commerce, che cresce del 10,8%, superando i 1,2 miliardi di euro. Anche la farmacia ha mostrato un incremento solido del 6%, con un valore di mercato prossimo ai 2,1 miliardi di euro.
La grande distribuzione rimane il canale di maggior valore, con 5,5 miliardi di euro e un incremento del 5,1%. Tra i canali professionali, i saloni di acconciatura e i centri estetici mostrano buone performance, rispettivamente con un aumento del 5% e del 4,7%. Interessante il focus di Gianandrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia, sull’importante apporto che l’AI e i Big Data stanno portando al settore cosmetico (e che approfondiremo nelle pagine della nostra rivista, in uscita il 14 marzo). I dati molto incoraggianti prospettati da Cosmetica Italia sono stati avallati anche Giovanni Foresti e Sara Giusti, Research Department di Intesa Sanpaolo, che hanno riconosciuto la maggior propensione delle industrie cosmetiche a introdurre nuovi prodotti, nonostante il contesto macroeconomico incerto.
L’evento è stato anche l’occasione per introdurre la 56esima edizione del Cosmoprof Worldwide Bologna. Samantha Raimondi, Head of Sales Cosmoprof, ha dato qualche anteprima interessante sull’evento, che quest’anno ospiterà oltre 3mila espositori da 65 Paesi (+35% sul 2023). Quest’edizione segna il sold out con una crescita del 5,8% in termini di offerta espositiva, dopo il recupero del padiglione 35. Un’altra novità di quest’anno sarà anche l’aumento delle buyer lounge, che da una diventeranno quattro. Ma non solo. Per scoprire tutte le nuove feature, l’appuntamento con Cosmoprof è dal 20 al 23 marzo a Bologna. E per tutti gli altri approfondimenti, vi aspettiamo sulle pagine della nostra rivista di marzo e sul nostro sito beauty2business.com.