Washington (Usa) – Un’analisi di Ewg (Environmental Working Group), organizzazione statunitense no profit che si occupa di testare singoli ingredienti cosmetici per assegnarvi un grado di sicurezza da 1 a 10, ha rilevato che l’80% di oltre 4mila prodotti commercializzati per le donne nere contiene almeno un componente moderatamente pericoloso. Lo studio è stato condotto confrontando gli ingredienti presenti nelle formulazioni con il database di Ewg, che valuta i rischi della salute di decine di migliaia di sostanze chimiche, classificandole come a rischio basso, medio o alto.
Come scrive il Guardian, l’analisi segue uno studio effettuato nel 2016, che ha mostrato risultati simili. Per gli autori, il quantitativo di sostanze potenzialmente dannose contribuirebbe all’aumento dei tassi di alcune malattie nelle donne nere, come il cancro all’utero e al seno.
Tra gli ingredienti pericolosi, Ewg segnala in particolare la formaldeide – utilizzata ad esempio nei prodotti liscianti –, gli ammoni quaternari (Quats), composti tossici utilizzati nei balsami per capelli per distribuire uniformemente il prodotto sulla chioma, e conservanti come gli isotiazolinoni. Dal 2016, inoltre, si è intensificato l’utilizzo di ‘fragranze’, termine ombrello utilizzato per definire migliaia di sostanze chimiche; circa 1.600 di queste, però, sono correlate a problemi di salute. Un esempio è il Lilial, sostanza vietata nell’Unione Europea.